Triassico: etimologia e quali animali vivevano al tempo?
L’era del Triassico è l’era compresa tra i 251 e i 200 milioni di anni fa, all’incirca, diviso in tre periodi, durante i quali cominciarono a comparire i primi rettili sul pianeta e, verso la sua fine, anche i protomammiferi, ed il clima terrestre era più arido, di tipo desertico, ed ancora riunito nell’unico continente, conosciuto come Pangea.
I periodi del Triassico
Il nome di questo periodo del Mesozoico, fu coniato dal paleontologo tedesco Frederick von Alberti, nel 1834, che ne studiò i fossili. La Commissione Internazionale di Stratigrafia suddivise il Triassico in tre grandi periodi:
-
il Triassico superiore, suddiviso a sua volta nei periodi Retico, Norico e Carnico;
-
il Triassico medio, che comprende due periodi, il Ladinico e l’Anisico;
-
il Triassico inferiore, anch’esso suddiviso in due periodi, l’Olenekiano e l’Induano.
In questi tre periodi la fauna continentale e marina cominciò a cambiare radicalmente, a cominciare dalla scomparsa di anfibi del Paleozoico alla comparsa di alcuni predatori.
Gli animali vissuti nel Triassico
Non sono certo pochi, gli animali che cominciarono a comparire sulla Terra in questo periodo. Tra i rettili, vissuti in questo periodo, se ne possono distinguere due categorie. Una di queste categorie, è quella dei Pterosauri, un ordine di rettili volatili, vissuti tra i 230 e i 265 milioni di anni fa. La seconda categoria di rettile, invece, è quella delle tartarughe, divise in due ordini: quello delle odontochelide e delle proganochelide.
Ancor più ampio è l’elenco dei dinosauri, presenti in quest’epoca, come:
-
gli avipedi, che erano tra i dinosauri più antichi;
-
gli agnosfiti, dei saurischi carnivori, i cui fossili sono stati ritrovati in Inghilterra;
-
i chindesauri, scoperti negli anni Ottanta, in Arizona;
-
i demonosauri, dei teropodi carnivori, vissuti nell’epoca tarda del Triassico;
-
gli eoraptor, dei dinosauri di piccoli dimensioni, anch’essi carnivori;
-
gli alticosauri, vissuti in Germania;
-
gli isanosauri, sauropodi erbivori, la cui classificazione vi è stata solo nel 2000;
-
i melanorosauri, caratterizzati da un femore emisferico;
-
i lessemsauri, un ordine noto grazie ai ritrovamenti delle sue vertebre, in Argentina;
-
i tecodontosauri, lunghi all’incirca due metri, vissuti in Gran Bretagna;
-
i plateousari, vissuti tra il periodo Norico e Retico, e i cui resti furono scoperti sempre nel 1834;
-
i celofisi, dalle ossa cave, che si nutriva di insetti, anfibi e lucertole;
-
gli Agrosaurus macgillivrayi, noti come lucertole dei campi;
-
i buriolestes, che con i loro particolari denti potevano nutrirsi sia di vertebrati che di invertebrati;
-
i camposauri, le cui prime descrizioni risalgono al 1998;
-
gli eucnemesauri, erbivori, che tutti classificano i primi veri giganti del Mesozoico;
-
i pantydrachi, noto per dei ritrovamenti parziali dei suoi scheletri, rinvenuti nel 1954;
-
i notosauri, dei rettili semiacquatici;
-
i saturnalia, lungo circa un metro e mezzo.
Leggi anche:
- I notosauri: cosa sono, caratteristiche e leggende
- Dinosauro erbivoro: ecco quali erano
- I Rettili: cosa sono e caratteristiche
- Ocelot, il gattopardo americano: quali sono le sue caratteristiche? Dove vive?
- I Vertebrati: cosa sono e le caratteristiche