Tango argentino: che ballo è? Dove si può imparare?
Il tango argentino non è solo un ballo, ma una forma di espressione, con un suo sentimento e una filosofia di vita. Nella cultura moderna, è un sinonimo di sensualità. Ma come è nato? Quali sono gli elementi che lo distinguono da altri balli? Come e dove si può imparare?
La storia del tango
Le origini del tango sono incerte e varie, ma c’è di sicuro un luogo legati alla sua nascita, è quello è la città di Buenos Aires, in Argentina, o meglio i suoi sobborghi. I precursori del tango, sono stati la milonga, derivata dal ritmo ballato di neri montevideani nelle loro riunioni di danza, e l’habanera, ritmo proveniente da una controdanza spagnola. Non si ha nemmeno una data fissa, in cui sia nato il tango, ma si potrebbe collocare nell’Ottocento, e già nel Novecento, in questa città, si trovavano già diverse scuole di ballo.
L’ascesa del tango, avvenne tra il 1900 e il 1915-20, in un periodo noto come la Guardia Vieja, e i primi strumenti a suonare la musica del tango furono sicuramente la chitarra, l’arpa, il mandolino (questi ultimi due per versioni del tango più primitive), il violino, il flauto e il clarinetto. Sempre nello stesso periodo, venne importato in Europa, e riscosse un gran successo a Parigi.
I sentimenti espressi dal tango
I sentimenti e l’emozione sono l’essenza del tango, che creano un filo conduttore tra ballerini e musicisti. Per saper ballare un tango, non occorre solo la passione, ma anche distaccarsi (o perlomeno trasformare) da altri sentimenti che permettono di “scoprire la vita“, come la perdita, l’ansia, la tristezza o la morte.
Tra gli altri accostamenti più tipici del tango, ci sono anche l’amore tormentato e l’alcool. Quest’ultimo può aiutare ad allontanare, temporaneamente, i pensieri più tristi, e tale argomento è presente anche in alcune canzoni che fanno da sottofondo a questo ballo, come la Los mareados (Gli ubriachi), scritta e interpretata nel 1942, da Domingo Enrique Cadìcamo e Juan Carlos Cobiàn. Altro sentimento, accostato all’amore tormentato, è la solitudine, ed anch’essa viene usata come tema nelle canzoni con cui si balla il tango.
Come per molte altre forme d’arte, al centro di questa danza c’è la donna, che può ricoprire il ruolo di musa, a prescindere che sia quella che tradisce, ama o rinnega il passato. Dalla figura donna, nel tengo, viene però esclusa quella di madre, che di sicuro non tradisce.
In pratica, nel tango si possono trovare gli stessi elementi di una poesia o di un quadro della corrente romantica, nella quale non manca un’impronta drammatica.
Dove impararlo
Ovviamente, per imparare un ballo del genere è necessario iscriversi a un istituto di danza, che includa corsi di tango. Se ne possono trovare diversi, all’estero o in Italia. Per citare alcuni esempi, nel Bel Paese, si possono includere:
- il Centro del Tango Argento Astor Piazzola, a Roma, la prima scuola stabile di tango argentino in Italia;
- l’Associazione Culturale Tangoy, fondata a Milano nel 1996, che promuove anche la cultura legata al tango, dalle esibizioni di danza ai concerti;
- l’associazione Libertango, attiva a Venezia dal 1989, con lo scopo di diffondere la cultura argenti, tango incluso.
Leggi anche:
- Bachata: che tipo di ballo è? Quali sono le canzoni del momento?
- Chi è il creatore di Carmen? La trama ed altre curiosità sull’opera
- Dipinse La grande odalisca: ecco chi era Jean-Auguste-Dominique Ingres
- Commedie di Pirandello: ecco quali sono le più note
- Mario Vargas Llosa scrittore peruviano: la sua biografia ed altre curiosità