Smart Working, quello che serve per lavorare al meglio
In Italia si sente sempre più spesso parlare di Smart Working, una “nuova” modalità di lavoro che è cresciuta negli ultimi anni all’interno delle imprese e degli istituti PA.
Lo smart working è un modello organizzativo che propone autonomia nelle modalità di lavoro a fronte del raggiungimento dei risultati e presuppone una variazione delle modalità con cui si svolgono le attività lavorative sia all’interno degli spazi aziendali che all’esterno.
Il regime smart working consente un miglior equilibrio tra qualità della vita di un individuo e produttività aziendale, grazie all’utilizzo del digitale e alla realizzazione di strategie che si basano sull’integrazione e sulla collaborazione tra le persone.
Il modello si basa su delle linee guide legate alla politica aziendale e alla flessibilità dell’orario, al luogo di lavoro e alla possibilità di scegliere i propri strumenti di lavoro.
A causa della recente pandemia del Coronavirus, molte imprese italiane hanno modificato i propri metodi lavorativi e hanno applicato la metodologia dello Smart Working attraverso il lavoro da remoto (da casa), con l’obiettivo di ridurre al minimo i rischi e le possibilità di contagio dei dipendenti.
Come fare smart working
Fare smart working è possibile grazie alle tecnologie digitali che permettono alle imprese e ai professionisti di scegliere dove, quando e come lavorare. Tuttavia è necessario seguire delle regole per poter ottimizzare i tempi di lavoro e rendere le proprie ore lavorative più efficienti.
1. Connessione internet efficiente
Il regime smart working si basa principalmente sulla trasmissione di dati e documenti lavorativi utilizzando canali digitali, dunque lavorando online. Una buona connessione internet è fondamentale per poter lavorare senza problemi, per questo motivo è necessario affidarsi ad operatori in grado di garantire una connessione internet costante, veloce ed efficiente, come avviene ad esempio con Fastweb Casa, l’offerta di telefonia fissa di Fastweb che include una navigazione Internet illimitata sempre alla massima velocità disponibile.
2. Utilizzare tecnologie avanzate
Quando si avvia un progetto Smart Working è importante analizzare quali sono gli strumenti tecnologici disponibili con cui lavorare. Le tecnologie digitali, ad oggi, sono fondamentali per agevolare e rendere possibile la condivisione del lavoro con altri colleghi e l’ottimizzazione della gestione pratica.
Molte applicazioni web consentono di rendere virtuale lo spazio di lavoro e creare workplace con cui comunicare e collaborare con altri collaboratori.
3. Avere skills digitali
Avere degli strumenti tecnologici digitali con cui lavorare presuppone avere delle conoscenze a riguardo. È necessario, infatti, sapere come utilizzare le applicazioni online e gli strumenti digitali per poter effettuare un lavoro più facilmente. Le competenze digitali sono importanti e sono l’elemento principale di un lavoro smart e accessibile.
4. Separare vita privata dal lavoro
Ora più che mai, in un momento di crisi sanitaria dove le persone sono costrette a lavorare da casa, è necessario saper separare la vita privata da quella lavorativa. Lo smart working presuppone la gestione autonoma del lavoro, ciò significa stabilire le ore lavorative da svolgere in casa e le ore disponibili per la propria vita privata.
Questo ragionamento è fondamentale per poter lavorare con una mente fresca e riposata, che ragioni in modo “smart” e per priorità.
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