Si avvicina la stagione degli utili, due settori da tenere d’occhio
Secondo le stime i prezzi delle azioni europee continueranno a scendere per gli ultimi due trimestri del 2022 e per l’intero 2023, lasciando un solo settore a dominare il mercato azionario.
Le aspettative dei trimestrali sono fondamentali per giocare d’anticipo
Le società quotate in Borsa pubblicano con cadenza periodica i dati sull’andamento dell’impresa, al fine di agevolare gli azionisti e gli operatori nei mercati finanziari. Il periodo di pubblicazione è noto come “earnings season”, in italiano “trimestrali” o “stagione degli utili”, e ha inizio con i dati della JPMorgan e delle altre grandi banche che solitamente vengono rilasciati a metà ottobre. Manca dunque ancora qualche settimana alla stagione degli utili, ma il mese che la precede è altrettanto importante.
Gli analisti hanno l’opportunità di interagire con i responsabili aziendali e leggere le relazioni societarie al fine di stilare stime previsionali. Queste stime costituiscono l’aspettativa degli analisti, che andrà successivamente confrontata con le aspettative durante la stagione degli utili. Il motivo dietro a questo passaggio è semplice: i mercati si muovono non in base ai risultati presi singolarmente, ma a seconda della differenza tra il risultato atteso e quello effettivo. Se il dato reale batte le aspettative gli investitori saranno invogliati ad acquistare e il prezzo del titolo aumenterà, viceversa il titolo perderà importanza e avrà un costo inferiore se non raggiungerà i risultati sperati.
Durante la earnings season i titoli azionari diventano volatili, sia in positivo che in negativo, per cui gli investitori devono tenersi pronti a rivedere le proprie strategie di trading in base alle aspettative e ai risultati effettivi.
Il settore dell’energia brillerà nei prossimi mesi, unico positivo ora
La stagione degli utili inizierà ufficialmente nel momento in cui le banche condivideranno i propri risultati, ma di fatto i primi report inizieranno ad arrivare ben prima, con il rapporto di Oracle ORCL che sarà disponibile già dalla prossima settimana. Seguiranno Costco COST, FedEX FDX e diverse altre società che potrebbero rivelare il generale andamento del mercato azionario dovuto alle incertezze macroeconomiche e all’inasprimento della Fed.
Nei trimestrali precedenti si erano fatte sentire le pressioni inflazionistiche sulla redditività aziendale, ed è possibile, se non probabile, che anche il prossimo trimestre sarà caratterizzato da tendenze ribassiste. L’unico settore in netto rialzo è quello dell’energia, che a giugno è arrivato a segnare il 61% in più sui valori di inizio anno. Molte aziende hanno superato i guadagni record del 2008, quando il petrolio costava 140 dollari al barile, e si preparano a intascare centinaia di miliardi nel corso del 2022.
L’automotive si fa valere, salgono le immatricolazioni
Un altro settore che risulterà molto interessante durante la stagione degli utili è quello automobilistico. Dopo mesi di immatricolazioni fortemente negativi, ad agosto segna un +7% di media complessiva tra Italia, Spagna e Francia, nonostante la crisi di microchip sia ancora in atto. È un segnale importante, che evidenzia come non possa essere fermato semplicemente da inflazione e rincari. Le aziende in cima alla classifica di agosto sono state Volkswagen con +4%, Mercedes con +3,3%, Renault e Bmw pari merito a +2,2%, e poco dietro Stellantis che chiude a +1,8%. La ripresa va attribuita in parte alla resistenza del settore e in parte al numero di immatricolazioni tornato positivo in Europa. Detto ciò, nonostante le difficoltà nella supply chain continueranno fino al 2024, la disponibilità di chip dovrebbe migliorare e il settore automotive acquisirà maggiore rilevanza con gli investimenti il graduale passaggio ai veicoli elettrici a batteria.
In conclusione, gli investitori che attendono la pubblicazione degli utili di ottobre dovranno giocare d’anticipo per approfittare dei movimenti del mercato finanziario, poiché questo sarà volatile in positivo o in negativo a seconda dei report delle aziende. Due settori in particolare vanno tenuti d’occhio: quello energetico, che negli ultimi mesi ha raggiunto numeri record, e quello automobilistico, che diventerà un punto focale dell’economia con i veicoli elettrici.
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