Quanto guadagna un agronomo? Come si diventa tale? Che cosa fa?
L’agronomo è un laureato in scienza agricole (o simili), le cui competenze gli permettono di stabilire la qualità e la quantità di una produzione agricola o zootecnica. Ma come si riesce a diventare agronomi? Che cosa fanno? E quanto guadagnano?
Come si diventa un agronomo
Per diventare agronomi, oltre ad avere una grande passione per la natura, bisogna ottenere una laurea in scienze agrarie (o comunque optare per una laurea che abbia un indirizzo in scienze agrarie). Il percorso di studi di quest’ultimo prevede corsi di scienze e tecnologie agrarie ed alimentare, e scienze forestali ed ambientali. In particolare, un aspirante agronomo si deve concentrare su materie come il diritto agrario, chimica, l’economia agroalimentare, agraria e zootecnica.
Una volta ottenuta la laurea, è necessario che l’agronomo si iscriva all’Albo Professionale dei Dottori Agronomi e Forestali, che prevede due sezioni, ovvero:
- la sezione A, che permette l’accesso alla professione di agronomo e forestale;
- la sezione B, per diventare un agronomo di livello base.
Per iscriversi a questo albo, bisogna aver completato un corso di studio universitario che appartenga alla classe DPR 328-2001, e superare un esame di Stato. La laurea richiesta, se non è scienze agrarie, deve comunque includere materie sulle scienze e tecnologie agrarie ed alimentari, nonché enologia e viticoltura.
Il corso di laurea in scienze agrarie si può trovare in molte università italiane, distribuite per tutto il territorio, in particolare a Milano, Bologna, Padova, Firenze e Palermo, che presentano maggior offerte di formazione in questo campo.
Questo mestiere, richiede anche continui corsi di formazione e aggiornamenti, e quindi l’agronomo deve partecipare a semina e convegni, ottenendo ulteriori crediti post-laurea.
Cosa fa un agronomo e quanto guadagna
L’agronomo, che lavori per un’azienda o come libero professionista, ha il compito di:
- gestire e amministra le imprese agrarie, dirigendo, progettando e realizzando varie trasformazioni e miglioramenti;
- occuparsi della conservazione del suolo agrario e delle opere di bonifica, ottimizzando anche le sistemazioni forestali ed idrauliche;
- fare rilievi e stimare i beni fondiari e i capitali agrari, gestendo così anche il bilancio l’inventario e la contabilità delle imprese;
- supervisionare la coltivazione di piante, l’allevamento e lavori per tutelare l’ambiente, e per questi ultimi deve effettuare anche un lavoro di collaudo e sorveglianza. Ciò include anche l’intervento e la tutela di coltivazioni ed allevamenti da problemi esterni, come i parassiti delle piante, che possono distruggerle o danneggiarle;
- occuparsi di commercializzare i prodotti agricoli, nonché promuovere macchinari e mangimi presso le aziende agroalimentari e i coltivatori;
- effettuare delle mansioni relative ai catasti, urbani o rustici che siano. In ambito urbano, può occuparsi del design di giardini e di coltivazioni nei centri abitati;
- stimare i fattori di rischio riguardanti la costruzione di coltivazioni in zone che presentano un alto rischio sismico.
Lo stipendio di un agronomo, cambia a seconda del settore in cui opera. Nel settore pubblico, può guadagnare dai 700 ai 1000 euro al mese, mentre in quello privato, dai 1500 ai 3000 euro. Se lavora in campo internazionale, il suo guadagno mensile può arrivare fino a 8000 euro.
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