Quadri di amanti: ecco i più famosi e chi li ha dipinti
Sono innumerevoli le opere che riproducono gli amanti in momenti intimi o che si stanno semplicemente baciando. Ma quali sono i più famosi? Chi sono i loro autori?
L’amore nell’arte
Sarebbe lungo descrivere come è stato rappresentato l’amore nella storia dell’arte. Uno tra i primi baci dipinti (forse il primo) è stato quello di Gioacchino ed Anna, di Giotto, riportato nel suo Incontro alla Porta d’Oro, affresco della Cappella degli Scrovegni a Padova, databile tra il 1303 ed il 1305. La scena si ispira a quella del Protovangelo di san Giacomo e delle pseudo Matteo, in cui i due ricevono l’annuncio di aspettare la Vergine ed il momento riportato nel quadro è sicuramente quello successivo all’incontro con l’angelo che dà la lieta novella a Gioacchino, che era triste perché lui e la moglie non avevano ancora avuto figli.
Dal Trecento fino ad oggi, poi, l’amore nei quadri prende le forme più diverse: alcune sconvenienti (almeno per i canoni delle epoche in cui sono stati dipinti), altre volte quasi divine ed altre anche inquietanti.
Gli amanti nelle opere più famose
Oltre ai Gioacchino ed Anna di Giotto, sono diverse gli amanti dipinti e tra quelli più noti, si possono citare:
- Il bacio, di Francesco Hayez, dipinto nel 1859, è di sicuro una delle scene più romantiche dipinte, oggi conservato alla Pinacoteca di Brera. Il quadro ritrae i due amanti che si baciano, trasmettendo una forte carica emotiva, e tale opera è diventata simbolo dell’arte romantica italiana;
- Il bacio a letto, una scena molto intima dipinta da Henri de Toulouse-Lautrec, intorno al 1892, che si può ammirare al Museo d’Orsay di Parigi. Questo è uno di una serie di dipinti di altre coppie a letto, in cui i rossi e i gialli appaiono brillanti e si bilancio con toni come il verde, il blu ed il grigio. Alcune di queste scene sono anche “saffiche”;
- Il bacio, opera ben nota di Gustav Klimt, conservato nell’Österreichische Galerie Belvedere di Vienna. Dipinto tra il 1907 e il 1908, è ben visibile il bacio dei due amanti che si va ad integrare in un luogo astratto. A sovrastare è, come in altre opere di quel periodo, il colore dorato, e sembra che l’obbiettivo di Klimt in questo quadro fosse di far trionfare l’eros, in grado di trascendere i due sessi. Alcuni storici ritengono che la coppia nel quadro sia lo stesso pittore e sua moglie Emilie Floge;
- L’abbraccio, di Egon Schiele, del 1917, sembra che il pittore cominciò a dipingerlo dopo il suo matrimonio, risalente a due anni prima. Anche in questo quadro, come quello di Toulouse Lautrec, è messa in risalto la carnalità dell’abbraccio, in quanto i due amanti sono completamente nudi ed adagiati su un lenzuolo bianco. Anch’esso, come l’opera di Klimt, è nell’Österreichische Galerie Belvedere di Vienna;
- Gli amanti, del 1928, realizzato da René Magritte, in cui più che l’eros sembra che a trionfare sia la morte, in quanto i due hanno il volto coperto da quello che sembra un sudario. Quest’opera, anziché l’amore, sembra più richiamare il suicidio della madre di Magritte, e per alcuni sembra richiamare un’opera di De Chirico, Ettore e Andromaca. Di questo ne esistono due versioni, di cui una è nel MoMa di New York e l’altra nella National Gallery of Australia, a Camberra.
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