Puledro di un anno: come viene chiamato? Quanto è alto? Che cosa mangia?
Il puledro, ovvero il cucciolo del cavallo, viene considerato tale per i suoi primi quattro o cinque anni di vita, ovvero fino a che non raggiunge la struttura fisica tipiche della sua razza. Ma come viene chiamato e cosa fa nel suo primo anno di età?
Il primo anno del cavallo
Il puledro nasce dopo undici mesi di gestazione, ed è in grado di alzarsi già dopo poche ore, sempre stando vicino alla madre. Nel suo primo anno di vita, il puledro viene chiamato yearling, e questo per lui è un periodo davvero importante. Nei primi sei mesi, si muove sempre con la madre a suo fianco, ed in questo periodo impara a conoscere i propri movimenti.
Sempre nei primi sei mesi, viene allattato, ma sembra che il latte della madre, da solo, non basti a nutrirlo. Negli allevamenti, si danno a questi cuccioli anche alimenti specifici ed integratori. I cavalli da corsa o da trotta, cominciano ad essere addestrati a due anni, ma prima di allora deve essere nutrito con cibi molto grassi, evitando alimenti che presentino troppi carboidrati.
L’assunzione di proteine non deve essere eccessiva, in quanto può incrementare la produzione di ammoniaca ed urine, rischiando così che insorgano dei problemi di respirazione. Importanti, sono le giuste quantità di minerali, e tra le vitamine è la tiamina, la più importante per i puledri, che li aiuta a non perdere l’appetito.
Come si svezza un puledro
Chi alleva cavalli, prima di svezzare un puledro dopo i primi sei mesi, deve assicurarsi che sia in condizioni di salute buone. Dopodiché, si potrà cominciare gradualmente a nutrirli con mangimi specifici. Essendo un animale sociale, anche nella fase dello svezzamento, è bene non separarlo dalla madre, evitando così che entri in depressione, e metterlo a contatto con altri cavalli.
Per decidere tra uno svezzamento graduale o brusco, è importante considerare alcuni fattori. E’ bene optare, comunque, per lo svezzamento graduale, che imita molto quello naturale, mentre quello brusco può essere “logorante” per questo animale.
Durante lo svezzamento graduale, sarebbe importante montare la madre proprio vicino al piccolo, in modo che al momento della separazione non reagisca male, e questa operazione si dovrà ripetere giorno per giorno, per quattro o sei settimane. In questo periodo, la salute del puledro e della madre andrà sempre tenuta sotto controllo, e a quest’ultima si dovranno ridurre le quantità di cibo, in modo che non produca più del latte.
Alcune curiosità
Sia per i cavalli addestrati che quelli che vivono allo stato brado, il primo anno di vita rimane un periodo delicato. Negli allevamenti, è importante sapere che nelle prime ore di vita, bisogna lasciare che venga accudito solo dalla madre, senza intervenire o toccarlo, in modo che possano creare un legame.
Non ci si deve dimenticare che il cavallo ha un’ottima memoria, e quindi i primi approcci che si prendono con lui sono importanti. E’ estremamente curioso, ma allo stesso tempo anche timido. Non è insolito, quindi, che vengano usati anche come animali da pet therapy, sia per il loro carattere che per le loro caratteristiche fisiche, soprattutto per chi è impegnato in una riabilitazione motoria.
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