Piercing all’orecchio: è doloroso? Quanti tipi esistono? E’ molto costoso?
Il piercing è una moda che ha contagiato sia donne che uomini, soprattutto tra i più giovani (ma non solo). All’inizio erano solo all’orecchio, ma è possibile farli anche in altre parti del corpo. In molti, tuttavia, si chiedono ancora se è doloroso, quanto costa e quali tipi se ne possono trovare, ed in questo articolo si cerca di rispondere a questi interrogativi.
Quanto fa male?
E’ inevitabile, sentire un po’ di dolore quando ci si fa un piercing, in qualunque zona del corpo. Sull’orecchio, si pratica al trago e al padiglione auricolare, che possono essere più sensibili di altri punti. In questa particolare area del corpo, in molti casi, il dolore per il piercing si classifica come medio-alto.
I suoi tempi di guarigione, inoltre, sono abbastanza lunghi (circa due o tre mesi) e nella zona trattata si può provare sempre dolore, come accade per il piercing alla lingua o all’ombelico. E’, quindi, importante curarlo al meglio, cercando di mantenerlo asciutto (usando, preferibilmente, una cuffia o cercare di coprirlo quando si fa la doccia), e trattarlo con delicatezza.
Le varie tipologie di piercing
In linea generale, esistono otto tipologie di piercing all’orecchio, ma se ne possono anche aggiungere delle altre, in base all’area in cui si decide di effettuarlo. Questi otto tipi di piercing sono:
- il foro al lobo, il più comune, di cui si effettua un foro nel lobo dell’orecchio, che è una delle sue aree più carnose, e si effettua usando un ago;
- il coach piercing, che si estende dalla parte centrale a quella esterna, conosciuta come conca del padiglione auricolare, ed in questo caso la dimensione dell’ago varia a seconda del tipo di orecchino che si desidera portare;
- l’helix piercing, situato nella cosiddetta elica, ovvero la parte del padiglione auricolare, e sul quale si possono mettere diversi tipi di orecchini;
- l’anti helix, situato a metà del padiglione auricolare, nella sua parte più esterna;
- il daith piercing, che si realizza forando l’elice alla radice, che è una delle parti più difficili da trattare, e sul quale si preferisce mettere un barbello o un anellino;
- il rook piercing, situato sopra la conca, nella curva inferiore dell’orecchio, ed è possibile inserirvi vari tipi di gioielli;
- il tragus, situato davanti al canale auricolare, sul quale si può mettere solo il labret o un anellino, perché un gioiello più vistoso può essere più difficile da mantenere pulito;
- l’industrial, uno dei tipi più apprezzati da chi ama i piercing, e per farlo si effettua il foro nell’elice. E’ uno dei piercing più dolorosi e i suoi tempi di guarigione possono estendersi fino a sei o sette mesi.
Quanto costano?
A seconda della tipologia il prezzo varia, ad esempio il prezzo del piercing all’orecchio può aggirarsi tra i quaranta ed i cinquantacinque euro, mentre in altre zone del corpo, può costare dai dieci ai sessanta euro.
A prescindere dai costi, è bene scegliere un buon centro estetico in cui effettuarlo. E’ importante, perché i centri specializzati usano dei gioielli in acciaio chirurgico, sterilizzati, che andranno in seguito cambiati e disinfettati durante la “convalescenza”, per evitare delle infezioni.
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