Perdita di memoria a breve termine: quali sono le cause? E i trattamenti?
La memoria a breve termine, o primaria, è quella parte della memoria che può conservare una piccola quantità di informazioni, circa tra cinque o nove elementi (o span), per una ventina di secondi circa. Ma quali sono le cause di un tale problema? Come si effettua una diagnosi? Ci sono delle terapie?
Le cause e la diagnosi
Un disturbo come la perdita di memoria a breve termine può avere come cause delle lesioni celebrali, che impediscono al cervello del soggetto in questione di ricordarsi le ultime informazioni. Questi danni, a loro volta, possono essere provocati da eventi traumatici, incidenti, intossicazioni, ma anche assunzione di alcuni farmaci oppure problemi di salute come infarti, epilessia o ictus. Non è strano nemmeno che queste perdite di memoria siano causate dal morbo di Alzhaimer nella fase iniziale.
Le parti del cervello colpite in questo caso sono l’ippocampo e delle aree del lobo temporale associate ad esso. L’ippocampo è quell’area del cervello che si può definire di “passaggio” per informazioni che vengono trasmesse al lobo frontale e ciò gli impedisce da ricordare gli ultimi ricordi.
Per diagnosticare questo disturbo, il dottore effettua dei test neurologici specifici, la risonanza magnetica, che permette di verificare se ci sono delle cause strutturale, la PET, per valutare se il cervello presenta delle alterazioni metaboliche, ed esami delle urine e del sangue, per escludere eventuali droghe o intossicazioni.
I trattamenti
Le terapie per questo problema variano a seconda di cosa lo causa. Se, ad esempio, la causa è un incidente che ha provocato un trauma, la causa, sempre a seconda dell’entità del danno, la terapia comprenderà un allenamento della memoria, nonché una terapia occupazionale e una psicoterapia. E’ di certo un percorso lungo, e coinvolge anche i familiari e gli amici del paziente, e può essere necessaria un’assistenza costante per quest’ultimo.
Non mancano i casi in questi problema può essere causato anche da ansia e stress, oppure che questi due sintomi siano provocati sempre da questo problema, e in questo caso il medico può prescrivere dei farmaci per aiutare il paziente a dormire, oppure degli antidepressivi. E’ bene sottolineare che non ci sono dei farmaci per risolvere questo problema.
Se a causare la perdita di memoria sono, invece, delle droghe o delle sostanze tossiche (inalate o ingerite), è ovvio che bisogna seguire una terapia di disintossicazione, sempre con farmaci o trattamenti per ripulire il sangue. Possono essere d’aiuto, oltre alle cure mediche, anche degli integratori e una dieta giusta, che possono aiutare l’organismo e il cervello a guarire.
Ci sono delle accortezze, per fare in modo di prevenire, in qualche modo, l’amnesia, come evitare l’assunzione eccessiva di alcool, indossare sempre casco e allacciare le cinture di sicurezza quando ci si muove in bicicletta o in auto, oppure curare subito un infezione in modo che non raggiunga il cervello e recarsi subito al pronto soccorso o dal proprio medico se si avverte un forte mal di testa accompagnato a paralisi o intorpidimenti del corpo, che possono essere sintomi di ictus o aneurismi celebrarli.
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