Parestesia: è un problema circolatorio o un sintomo?
La parestesia è una condizione che provoca una sensazione molto simile ad un formicolio o ad una puntura di spilli, e si manifesta in specifiche parti del corpo, come le mani, i piedi, le braccia o le gambe. In molti tendono a pensare che si tratti di un problema circolatorio ma la parestesia, in realtà, è il sintomo di una situazione che si manifesta al livello del sistema nervoso periferico e centrale. In sintesi, la parestesia è un avvertimento: un segnale che il nostro corpo invia per comunicarci che c’è un problema, e che quest’ultimo deve essere affrontato quanto prima, soprattutto se non si parla di episodi isolati.
Cos’è la parestesia e come si manifesta?
La parestesia è un fenomeno clinico che si caratterizza per la percezione di sensazioni anomale sulla pelle, solitamente descritte come un formicolio persistente o un prurito sottocutaneo. Si tratta di un segnale che il nostro corpo trasmette quando i nervi periferici vengono sottoposti ad eventi come una compressione, o quando sono danneggiati. Come anticipato, se la parestesia diventa persistente e frequente, è bene sottoporsi ad una serie di controlli per rilevare quanto prima le potenziali cause.
Se vuoi approfondire queste ultime e se desideri scoprire esattamente perché la parestesia non è un problema circolatorio, visita questo blog per saperne di più. Qui troverai diverse informazioni utili, compreso un piccolo capitolo sull’ansia somatizzata che, a sua volta, può rientrare fra le cause di questa condizione.
In termini di sensazioni fisiche, la parestesia viene spesso descritta come un brivido che percorre la pelle. In alcuni casi, le sensazioni possono essere più intense e causare un vero e proprio disagio, come se si venisse punti ripetutamente da centinaia di spilli. Inoltre, se queste condizioni tendono a persistere e a manifestarsi in modo continuativo per diverse ore, la causa alla base potrebbe essere un’infiammazione come l’artrite, la sciatica o la tendinite.
Differenze tra parestesia transitoria e cronica
In linee generali, la parestesia transitoria è la più comune in assoluto, e si manifesta ad esempio quando si addormenta il braccio durante il sonno, per via della posizione assunta. In tali casi, il formicolio e l’intorpidimento passano dopo una manciata di secondi, non appena viene meno la pressione sul nervo interessato.
Al contrario, la parestesia cronica è spesso il sintomo di condizioni mediche più serie come il diabete, la sclerosi multipla o la neuropatia periferica. In tali casi, le sensazioni di formicolio, prurito o bruciore possono essere persistenti e spesso si accompagnano ad altri sintomi come la debolezza, l’intorpidimento prolungato o il dolore localizzato.
Sebbene queste sensazioni possano essere sgradevoli, è importante ricordare che la parestesia in sé non è una malattia, ma un sintomo. Per questo motivo, tale sintomatologia dovrebbe sempre spingere chi ne soffre a consultare un medico specializzato, così da poter identificare e trattare la causa alla base del problema. In genere la diagnosi consiste in una visita medica e in alcuni esami, come quelli del sangue e il test della sensibilità.
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