Maratona di Monaco: ecco cosa si sa e come prepararsi
La maratona di Monaco, o Munchen Marathon, è un evento annuale che si verifica nell’omonima città della Germania, generalmente nel mese di ottobre. Ma cosa si sa di questa competizione? Come ci si prepara ad una maratona?
Storia e altre informazioni sulla maratona
Dopo le gare della maratona alle Olimpiadi di Monaco del 1972, nella città tedesca cominciavano a svolgersi sempre più eventi di corsa brevi, così nel 1983 la compagnia di Michael Schultz-Tholen (FVS) istituì una maratona annuale e successivamente organizzata congiuntamente con il Munich Road Runners Club. Nel 2000 la gara venne rilanciata su un percorso fuori dal centro cittadino, e le gare cominciarono ad aumentare il numero di partecipanti di anno in anno. Il percorso della maratona inizia a Coubertinplatz nell’Olympiapark e termina vicino allo stadio olimpico, e la lunghezza di tale percorso è di circa 42 chilometri.
Nel corso degli anni, ad aver vinto questa corsa, tra gli italiani, si possono citare Gianluca Borghesi e Teresa Montrone, entrambi vincitori nell’edizione del 2014 della mezza maratona, e Salvatore Gambino, nel 2018, sempre nella mezza maratona.
Per partecipare a tale evento, è necessario effettuare una prenotazione sul sito ufficiale dell’evento, entro la data indicata. Le quota da pagare comprendono non solo la partecipazione alla gara, ma anche gli alberghi, per chi si iscrive individualmente, ed i prezzi (per le gare) variano dai 39 ai 185 euro.
Come prepararsi ad una maratona
La domanda che sorge spontanea è: come prepararsi per una competizione di questo genere? L’ideale, soprattutto se non si è ancora molto pratici di queste gare, è di procedere per gradi, cominciando a correre almeno tre volte alla settimana, in modo che i muscoli rimangano sempre attivi, per una decina o quindicina di chilometri. Dopo le prime tre corsi, si può a salire a 20 chilometri e continuare fino al numero di chilometri previsti per la maratona. Nel giro di una settimana, si dovrebbe arrivare a percorrere una quarantina di chilometri.
Nei giorni in cui non si corre, invece, è bene fare esercizi a corpo libero, perché l’organismo continui a mantenere un certo equilibri, in modo da evitare anche infortuni. Importante, è fare alla fine della corsa o dell’allenamento lo stretching.
Non bisogna, poi, trascurare la dieta. In particolare, nell’ultima settimana di allenamento deve essere sana e ricca di carboidrati. Un menu settimanale, può essere strutturato così:
- a colazione si possono prendere delle fette biscottate con della ricotta (oppure yogurt greco o skyr), per le proteine, e della marmellata;
- a metà mattina e pomeriggio frutta fresca o yogurt;
- a pranzo si possono sempre mangiare pasta o riso, se si ha l’abitudine di farlo, magari abbinandoli sempre a delle proteine, come il tonno, e le verdure;
- a cena si deve preferire un piatto proteico, animale o vegetale, e sempre della verdura ed una porzione di carboidrati, come del pane integrale.
C’è chi chiede se possono aiutare anche degli integratori, ma questi vanno presi tempo prima e non solo nell’ultima settimana di allenamento. Per una dieta corretta, comunque, si consiglia di consultare il proprio medico o un dietologo.
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