Lori Arcobaleno: che uccello è? Da dove proviene? Di cosa si nutre?
Tra i pappagalli più colorati che si possono trovare come animali domestici, vi è sicuramente il Lori Arcobaleno, o Lorichetto Arcobaleno, denominazione che fa riferimento ad almeno ventidue sottospecie. Ma cosa si sa di questo volatile? Cosa c’è da sapere per tenerlo in casa?
Le sue caratteristiche e biologia
Questo pappagallo, dalle dimensioni che non superano i venticinque o tre centimetri (coda compresa) e dal peso di centotrenta grammi circa, si riconosce grazie al suo variegato piumaggio: la sua testa è blu, il colletto giallo, il dorso verde con sfumature rosse ed il resto del corpo verde. Il becco è nero negli esemplari giovani, mentre quello degli adulti è rosso. Particolari sono anche gli occhi, di colore diverso, di cui uno è rossastro e l’altro tanto scuro da sembrare nero.
Per distinguere i maschi dalle femmine si necessita di un test del DNA, ma è vero che gli esemplari maschi possono essere più aggressivi. Di carattere, comunque, questi uccelli risultano molto vivaci e pieni di energia, e a differenza degli altri suoi simili sembra dormire sulla schiena. Si eccita per poco, e possono diventare aggressivi con altri animali simili a loro. Sono molto rumorosi e possono ripetere diverse parole.
Questi uccelli sono diffusi nelle Mololucche del sud ed in Nuova Guinea, presso luoghi in cui si trovano soprattutto dei fiori, dato che si nutrono di polline e nettare. La loro stagione riproduttiva è tra agosto e gennaio, periodo in cui le coppie nidificano nelle cavità degli alberi, ed una femmina depone da una a tre uova, incubate solo dalla madre per ventiquattro giorni. I piccoli escono poi dal nido dopo circa otto settimane dalla nascita. Essi sono monogami e la loro vita media può aggirarsi tra i quindici e i venticinque anni.
Come tenerlo in casa
Il prezzo di questo uccello può aggirarsi tra i 120 e i 280 euro, se allevato dai genitori, mentre un esemplare allevato a mano può costare dai 220 e i 400 euro. Per tenerlo, poi, in casa è necessario procurarsi una voliera, con uno strato di segatura sul fondo e completa di una vaschetta da bagno, uno spruzzatore d’acqua e un trespolo doccia, in quanto questi uccelli amano fare il bagno spesso. Amano i giocattoli, in particolare quelli tintinnanti e tendono a sporcare la gabbia spesso, e quindi è necessario pulirla regolarmente.
Come è già stato accennato prima, questi uccelli si nutrono del nettare dai fiori, ma oltre a questi ultimi è necessario dargli anche fiori di tarassaco, uva sultanina, mais dolce e fichi reidratati. Gli esemplari più grandi possono mangiare anche semi germinati. Per evitare che questi pappagalli si ammalino, è bene fornirgli spesso acqua e cibi liquidi, soprattutto nelle stagioni più calde, e togliere la frutta andata a male nella gabbia, che può risultare tossica e provocare infezioni ai Lori Arcobaleno.
Il loro allevamento è decisamente impegnativo, in quanto un pappagallino deve essere seguito per almeno due mesi, in particolare nei suoi primi quindici giorni di vita, quando va alimentato sei volte al giorno. E’ preferibile, quindi, se non lo si può curare per tutto questo tempo, prendere un esemplare adulto.
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