Le 12 fatiche di Ercole: quali erano? Come è rappresentato l’eroe nell’arte?
Di tutti gli eroi dell’antica Grecia, il più famoso, noto per la sua enorme forza è sicuramente Ercole, o Eracle, figlio di Zeus e di una regina mortale, continuamente osteggiato dalla sua matrigna. Per le sue famose fatiche, lui è diventato protagonista di film, libri e anche opere d’arte. Ma in quali quadri viene rappresentato? Quali furono le sue dodici fatiche?
Le dodici fatiche di Ercole
Secondo la leggenda, Ercole dovette stare al servizio di suo cugino Euristeo e compiere dodici fatiche, che egli gli assegnò. Queste erano, nel seguente ordine:
- l’uccisione del leone di Nemea, di cui l’eroe portò poi la pelle come trofeo;
- l’uccidere l’Idra di Lerna, le cui teste si rigeneravano;
- catturare la Cerva Cerinea, dai palchi d’oro e le zampe d’argento;
- la catturara il cinghiale di Erimanto, poderoso e feroce;
- ripulire le stalle di Augia in una giornata;
- disperdere gli uccelli del lago Stinfalo, che secondo il mito si nutrivano di carne umana;
- imprigionare il toro di Creta, da cui sarebbe nato il Minotauro;
- rubare le giumente di Diomede, e anch’esse si nutrivano di carne umana;
- entrare in possesso della cintura di Ippolita, sovrana delle Amazzoni;
- sottrarre i buoi a Gerione, gigante dotato di tre teste, tre busti e sei braccia;
- trafugare i pomi d’oro del giardino delle Esperidi, e ci riuscì ingannando il titano Atlante;
- condurre vivo al re Cerbero, il cane a tre teste a guardia degli Inferi.
Ercole nell’arte
Tra i vari soggetti mitologici dei quadri e delle statue, realizzate dal Rinascimento in poi, non poteva di certo mancare questo semidio greco, che poteva simboleggiare la forza. In ambito cristiano, poi, si poteva paragonare questa figura a quella del forte Sansone della Bibbia, ma anche a Gesù, in quanto entrambi figli di un dio e di una donna e morti e risorti.
Uno dei dipinti più noti che lo ritraggono è sicuramente Ercole e l’idra, dipinto da Antonio del Pollaiolo nel 1475 circa, e che oggi si trova alla Galleria degli Uffizi. Nella scena del quadro, si vede proprio l’eroe, quasi nudo, con la ben nota pelle di leone, uccidere il mostro mitologico dalle tre teste usando una clava.
Tra le altre si possono citare:
- Ercole e Caco, di Niccolo dell’Abate, del 1543, esposto al Louvre di Parigi, che ha come soggetto l’eroe greco che si avventa su questo personaggio, figlio di Vulcano, colpevole di avergli rubato gli armamenti;
- Ercole al bivio, realizzato da Giovanni Baglione nel 1640, il cui soggetto di rifà ad una favola del sofista greco Prodico, che vedeva un giovane Ercole a scegliere tra due donne che rappresentavano, rispettivamente la Virtù e la Felicità (o Depravazione). Oggi si trova nella Galleria Nazione d’Arte Antica a Roma;
- Ercole e Onfale, di Giovanni Francesco Romanelli, che ritrae Ercole in compagna della regina di Lidia, che dovrebbe aver conosciuto ai tempi della prima fatica, secondo la leggenda. Esso è datato al 1650 ed è esposto all’Hermitage di San Pietroburgo;
- Apoteosi di Ercole, del veneziano Giovanni Battista Tiepolo, realizzato nel 1765, è nel Palazzo Reale di Madrid.
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