La stella più vicina al Sole: ecco Proxima Centauri

La stella più vicina al Sole (per la precisione di 4,3 anni luce) è Proxima Centauri, una stella nana rossa, e fa parte del sistema di Alfa Centauri, nella costellazione del Centauro. Essa venne scoperta nel 1915, dall’astronomo sudraficano-scozzese Robert Innes, e per la sua vicinanza dal Sole è stato possibile studiarla. Ma cosa la caratterizza?

Le sue caratteristiche

Come è già stato accennato prima, Proxima Centauri, è classificata come una stella nana rossa, ovvero una stella piccola e fredda. Per la sua massa ridotta, la sua struttura interna è costituita da una zona connettiva, che produce elio che si fonde in idrogeno, nel nucleo. Differentemente dal Sole, Proxima Centauri consuma quasi del tutto l’idrogeno, prima di evolvere.

La sua energia magnetica, rilasciata sulla sua superficie, la rende luminosa per poco tempo, e i suoi brillamenti possono raggiungere i 27 milioni kelvin, che bastano per emettere raggi X. Dagli studi, è emerso che la sua attività può variare di 442 circa.

Nel 2017, è stato annunciato che vi è una fascia di polveri, attorno a questa stella. Guillem Anglada, che ha effettuato questa ricerca, ha osservato che vi sono delle particelle di roccia e ghiaccio, e che la sua temperatura si aggira al di sotto dei 230 gradi centigradi.

Le osservazioni attorno a questa stella, hanno determinato che ci sono ben cinque detriti cosmici, e nel 2016 è stato scoperto quello che potrebbe essere un secondo pianeta, chiamato Proxima C.

PROXIMA C

Proxima C è stata scoperta nel 2016 da due astronomi italiani, Fabio del Sordo e Mario Damasso, che al meeting Brekthrough Discuss hanno spiegato come hanno condotto la ricerca, e non basandosi sul metodo di transito, che studia la luminosità periodica di una stella, ma notando delle perturbazioni gravitazionali attorno alla stella madre, proprio come è successo per Proxima B.

Ne hanno dedotto, che la stella è troppo fredda, perché possa esserci la vita o sia abitabile, proprio come per Proxima Centauri. Tuttavia, le sue dimensioni sembrano sea volte maggiori rispetto a quelle della Terra, e che impieghi circa 1936 giorni terrestri, per girare su se stessa.

La costellazione del Centauro

Il Centauro è la più grande costellazione australe, ma per la sua latitudine si può ammirarne solo una parte nella metà dell’orizzonte meridionale, nelle sere di aprile. La sua stella più vicina al Sole, Alfa Centauri, nota come Rigil Kentaurus o “piede di Centauro”, associata a Proxima Centauri, a occhio nudo splende come una stella di magnitudine -0,27, ed è la terza stella del cielo più luminosa, dopo Sirio e Canopo.

Meno luminosa, è Beta Centauri, nota come Hadar, che forma l’altra zampa anteriore del Centauro. Entrambe le stelle appena citate sono soprannominate come “Indicatrici”, perché puntano verso la Croce del Sud.

Il suo nome, fa riferimento alle note creature mitologiche metà cavalli e metà uomini, ma ad uno in particolare, ovvero Chirone. Questo centauro, figlio di Crono e di una ninfa, Filira, una delle tante Oceanine, fu concepito dopo che il padre si trasformò in un cavallo, per non essere sorpreso dalla moglie. Si narra che Chirone divenne maestro di molti eroi greci, come Eracle, Giasone o Asclepio. Si dice che morì per delle frecce avvelenate o assassinato da altri suoi simili.

 

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