La guardia medica a Torino e in altre città per l’emergenza Covid-19
L’emergenza Covid-19 sta modificando in modo importante le nostre abitudini, sotto vari punti di vista. Anche per quanto riguarda la fruizione di alcuni servizi medici di base, come ad esempio quello di guardia medica, le cose oggi sono assai diverse rispetto a qualche settimana fa. Per limitare gli assembramenti e i contatti tra le persone è infatti necessario prevedere comportamenti diversi rispetto a quelli soliti. Per quanto riguarda la guardia medica a Torino, ma anche in molte altre zone d’Italia, è oggi obbligatorio richiedere un appuntamento, lo stesso avviene per altre tipologie di servizi correlati alla salute.
I perché di questi cambiamenti
Il Covid-19 è un virus fortemente infettivo. I fatti ci hanno dimostrato che un soggetto, anche se asintomatico, può trasmettere la malattia ad altri soggetti anche in seguito ad un brevissimo contatto. Per limitare la diffusione del virus è stato necessario il quasi completo lock down di intere nazioni; in pratica solo l’isolamento sociale sta facendo da barriera alla diffusione della malattia. Ci sono però situazioni in cui la vicinanza sociale è difficile da limitare; ne sono un esempio gli ambulatori dei medici di famiglia, i locali delle guardie mediche (o meglio della Continuità Assistenziale), dove i pazienti hanno sempre avuto accesso libero e continuativo, per l’intero orario di attività. Purtroppo proprio queste situazioni sono quelle che favoriscono la diffusione di una malattia: tanti soggetti chiusi in un piccolo ambiente, tra i quali un elevato numero di potenziali infetti.
Come cambia la Continuità Assistenziale
Proprio in un periodo caratterizzato da un’emergenza sanitaria non è possibile vietare l’accesso al pubblico ad alcuni servizi essenziali, come quello della Guardia Medica. Che anzi, in questo periodo ha addirittura intensificato la propria disponibilità un po’ in tutta Italia. Per limitare però la vicinanza, la prossimità, tra i tanti cittadini che accedono a tale servizio, è oggi attivo in molte Regioni un servizio di prenotazione. In questo modo all’interno dei locali preposti alla Continuità Assistenziale si accede esclusivamente su appuntamento, richiesto ad appositi numeri telefonici, a costo azzerato. Il paziente che necessita di una ricetta o di una visita deve quindi contattare il numero della Guardia Medica del Comune in cui risiede e richiedere un appuntamento. Solitamente la prenotazione si riferisce alla medesima giornata in cui la si richiede, accede al servizio chi ne ha effettivo bisogno e in tempi rapidi. Si evitano così assembramenti tra pazienti, che potrebbero essere affetti da coronavirus, anche in forma lieve o completamente privi di sintomi.
Altri servizi che sono stati modificati
Oltre al servizio di Guardia medica a Torino e in tutte le altre città e Regioni italiane sono cambiati anche altri tipi di accesso ai servizi sanitari. Ad esempio il contatto con il medico di famiglia è, in molte realtà, effettuato solo dopo previa telefonata. Telefonicamente il medico valuta la situazione e, ove necessario, si reca di persona dal singolo paziente. Ovviamente le visite avvengono solo con appositi DPI, per limitare il contagio tra pazienti e medico. Numerosi centri di Pronto Soccorso funzionano in modo ridotto; alcuni sono ad esclusivo utilizzo da parte dei pazienti con sospetta infezione da Covid-19.
Leggi anche:
- Le patologie trattate nelle strutture per anziani
- Centro Diagnostico Milano: ecco il numero verde e gli orari
- Piorrea: che cos’è? Perché rivolgersi a un centro odontoiatrico?
- Business Intelligence: l’analisi dei dati per ottimizzare i guadagni di uno studio medico
- Leggi infermieristiche: ecco cosa c’è da sapere e la storia della professione