La città che muore: come si chiama veramente? Dove si trova? Cosa c’è da vedere?
Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, venne definita La città che muore dallo scrittore Bonaventura Tecchi, vista la sua posizione su un colle tufaceo, destinato a crollare per erosione. Ciononostante, è un posto da visitare, e per saperne di più, anche su come raggiungerlo, si può continuare a leggere questa pagina.
Cosa visitare
Questo comune venne fondato circa 2500 anni fa dagli etruschi, che per evitare problemi di erosione, vi fecero diversi lavori, così come i romani.
Oggi, in questa città, si possono ammirare:
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la Porta di Santa Maria, di origine etrusca, che successivamente fu dedicata alla Madonna e vi fu realizzato un arco gotico;
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i resti della casa natale di San Bonaventura, vissuto nel Medioevo;
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la chiesa di San Donato, edificata nel V secolo, di origine romanica, ma con una facciata rinascimentale. Il venerdì Santo, in questa chiesa, viene deposto il S.S. Crocifisso;
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la cattedrale di San Nicola, realizzata nel 440 per volere del vescovo Speradio, dove si possono ammirare opere come un dipinto del Vanni, una teca in oro ed argento che contiene le ossa di San Bonaventura ed una Bibbia del XII secolo;
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il Palazzo Alemanni Mazzocchi, che al secondo piano ospita il Museo Geologico e delle Frane, dove si possono ammirare anche dei fossili;
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la Grotta di San Bonaventura, posta a balcone sul comune, che in origine era un’antica tomba etrusca, legata poi alla leggenda di San Bonaventura, che da piccolo vi fu risanato da una malattia mortale, grazie a San Francesco, che allora soggiornava in quella città.
Oltre a questi siti storici, si possono ripercorrere le strade del comune in cui sono stat girati diversi film, come la miniserie televisiva di Pinocchio, di Alberto Sironi, trasmessa nel 2009, oppure dove sono state eseguite le prime riprese della telenovela brasiliana Terra Nostra 2.
In determinate date, ci sono anche degli eventi a cui assistere, come il Tuscia in Jazz Festival, che si tiene nell’ultima settimana di luglio, con concerti, jam session e seminari.
Come arrivarci e dove alloggiare
Situato a trenta chilometri da Viterbo e a cento da Roma, Civita di Bagnoregio si può raggiunge in auto, tramite l’autostrada A1 o la Cassia, se si viene da Roma. In treno, si può raggiungere le stazioni di Viterbo od Orvieto, e da lì prendere gli autobus della linea COTRAL che portano al comune.
Nel comune, ai turisti vengono affittati anche degli appartamenti, ma nei pressi ci sono diversi alberghi come:
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il Palazzetto, a un chilometro dal comune e ad 83 dall’Aeroporto San Francesco d’Assisi di Perugia, che sembra apprezzato molto dalle coppie;
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il Nido della Rondine, anch’esso poco distante da Civita di Bagnoregio (meno di due chilometri), che in realtà è una casa vacanza;
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il Civita Nova, un Bed & Breakfast, sempre alla stessa distanza del Palazzetto dal comune e dall’aeroporto di San Francesco d’Assisi di Perugia, con un ottima posizione, che serve una colazione continentale o al buffet;
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l’Agriturismo La Peonia, con una reception aperta ventiquattro ore su ventiquattro, con due camere da letto, e sempre ad 83 chilometri dall’aeroporto di Perugia.
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