Gli studiosi del DNA: ecco chi sono e cosa fanno i genetisti
La genetica è quella branca della biologia che tratta di gene, ereditarietà ed organismi viventi, e gli studiosi che trattano di essa sono i genetisti. Ma cosa fanno, di preciso, questi ultimi? Che percorso di studi bisogna seguire per diventare genetista?
Le aree della genetica
La genetica è una branca scientifica già presente nella seconda metà dell’Ottocento, anche se è stata definita tale solo all’inizio del Novecento. Tra i primi genetisti, si possono citare Thomas Hunt Morgan, Gregor Mendel e Friedrich Miescher.
Oggi, la genetica si può distinguere in varie aree, ossia:
- la genetica formale, che studia per l’appunto, i geni e l’ereditarietà;
- la genetica molecolare, le cui basi sono quelli della genetica classica, ma si focalizzano sul livello molecolare;
- la genetica clinica, che comprende applicazioni genetiche nel campo medico, come lo studio dei geni che possono causare varie patologie;
- la genetica delle popolazioni, nella quale si analizzano le caratteristiche genetiche di alcuni popoli, facendo riferimento anche a dati statistici;
- la genetica comportamentale, ovvero quella branca che studia come la genetica influenza il comportamento delle persone;
- la genomica, che studia le caratteristiche dei genomi;
- l’epigenetica, ovvero lo studio dei processi di interpretazione del DNA per via dell’ambiente, che può portare a delle mutazioni trasmissibile per via genetica.
A queste branche della genetica, si possono associare altre discipline affini, come la biochimica e la biologia molecolare, che di fatto sono delle discipline sovrapposte, anche se ben distinte.
Come diventare genetista
Per diventare genetisti, ovviamente è necessario laurearsi in medicina o in scienze biologiche. Una volta prese quelle lauree, si può passare alla specializzazione delle varie aree sopracitate.
Nel percorso formativo, l’orientamento unico prevede corsi relativi alla genetica umana, alla struttura e alla sintesi delle proteine, etc. I corsi opzionali, invece, sono da scegliere a seconda della specializzazione che si vuole seguire, che si voglia operare nel settore biomedico, biomolecolare, etc. A seconda della specializzazione, gli sbocchi professionali sono diversi, così come sono differenti i laboratori in cui si può lavorare, da quelli medici a quelli alimentari.
Le tappe più importanti della genetica
La genetica è una branca che ha fatto molta strada dalla metà dell’Ottocento a oggi, e tra le sue tappe fondamentali si possono citare:
- gli esperimenti di Mendel, del 1865, grazie ai quali sono state formulate le prime leggi sulla riproduzione degli organismi diploidi;
- l’isolamento e lo studio delle caratteristiche degli acidi nucleici, ad opere di Meischer, nel 1869;
- lo studio dei cromosomi, da parte di Morgan e Sturtevan, nel 1911;
- l’uso dei raggi X per modificare il DNA in Drosofila, nel 1927, i cui esperimenti furono eseguiti da Muller;
- la formulazione della struttura del DNA come molecola a doppia elica, da parte dei genetisti Watson, Crick, Wilkins, Franklin, nel 1953;
- la teoria dell’operatore nella regolazione genica in batteri, formulata da Jacob e Monod nel 1960;
- lo sviluppo del metodo di sequenziamento del DNA, del 1975, ad opera di Sanger, Coulson, Gilbert e Maxam;
- la produzione del primo ormone della crescita e dell’insulina umana ricombinata, effettuate dai ricercatori Genentech, rispettivamente, nel 1979 e nel 1980.
Leggi anche:
- Studio degli insetti: ecco che cos’è l’entomologia
- Come si diventa scienziati?
- Calcoli stechiometrici: che cosa sono? Come si effettuano?
- Acido desossiribonucleico: che cos’è? Quali sono le sue caratteristiche?
- Criogenesi umana: funziona davvero? Significato e costo