Giuliano da Maiano, il noto architetto del 400: ecco la sua vita e le sue opere
Giuliano da Maiano, noto architetto toscano, fu anche scultore, intarsiatore ed ingegnere militare. Per saperne di più sulla sua biografia e sulle sue opere più note, si può continuare a leggere questa pagina.
La sua vita
Giuliano da Maiano, nacque nell’omonimo comune, in provincia di Fiesole, nel 1432, anche se la sua nascita venne registrata solo nel 1435. Suo padre teneva una bottega da scalpellino, dove Giuliano imparò la scultura e, in seguito l’architettura, assieme al fratello Benedetto, che come lui è diventato sculture ed architetto. Sempre insieme a quest’ultimo, si formò nella bottega dell’intagliatore e intarsiatore Francione.
Nel 1454 sposò la quattordicenne Maddalena Finiguerra, sorelle di un celebre orafo, e collaborando con quest’ultimo Giuliano ottenne nuovi lavori di intarsio. Dal suo matrimonio, nacquaero tre figlie e un bambino nato morto. Le sue figlie, una volte adulte, fecero dei matrimonio con artigiani fiorentini, e la terzogenita dell’artista, Lucrezia, si sposò con Lorenzo da Montaguto, che collaborò con la consorteria da Maiano.
Ottenne il suo primo incarico, con il fratello, a Firenze, per decorare la sagrestia del Duomo, ed in seguito realizzo alcune sculture e decorazioni in altri palazzi della città. Nel 1473 progettò il Palazzo Spannocchi per un mercante senese e nel 1480, lavorò anche nel Duomo di Prato. Sembra che sia lui che suo fratello Benedetto, abbiano aiutato Leonardo da Vinci a realizzare alcune opere nel suo periodo milanese (1482-1490)
Nel corso degli anni fece anche altre opere, ed andò anche a Napoli, su richieste degli Aragonesi, ed è in questa città che morì, nel 1490, e per il suo funerale re Alfonso II di Napoli mandò cinquanta uomini. Tra i suoi discepoli, si possono citare Pietro e Ippolito del Donzello, architetti e pittori, che completarono le fabbriche che il loro maestro lasciò incomplete.
Le sue opere
Oltre ai lavori appena citati, tra le altre opere di Maiano si possono citare:
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sculture per il Palazzo Papi, il Palazzo dello Strozzino, il Palazzo Vecchio e il Palazzo Antinori, a Firenze, e di cui il terzo è ancora la dimora dell’omonima famiglia;
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il chiostro della chiesa di Badia, ad Arezzo;
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il progetto del Duomo di Feanza, nello stile del Brunelleschi ed ispirata alla chiesa di San Lorenzo, nel 1474, per la famiglia Manfredi, alleata dei Medici. Esso venne terminato sono nel 1515 e consacrato nel 1581;
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la Pietà, una scultura in marmo bianco, datata al 1480;
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il progetto di fortificazioni della rocca di Montepoggiolo, eretta tra il 1482 e il 1490, di cui si possono trovare altre informazioni nell’atto Giuliano e Antonio da Sangallo, del Convegno “L’architettura militare nell’età di Leonardo”;
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la villa del Duca di Calabria, futuro Alfonso II d’Aragona, realizzata in stile rinascimentale, di cui non sono rimaste tracce, ma che si sa che è stata realizzata in pianta quadrata, con cortile, colonne e lesene in stile corinzio;
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l’edificazione di Porta Capuana e di Porta Nolana;
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la realizzazione della Cappella Tolosa, all’interno della chiesa di Sant’Anna dei Lombardi, la cui costruzione era iniziata nel 1411, ad opera dell’architetto Gaetano Sacco, sempre in stile rinascimentale;
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l’arco di Aragona, nel Castel Nuovo di Napoli.
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