Ferita infetta: come curarla?
Capita a tutti di ferirsi, e quando accade, è importante pulire bene la ferita e bendarla. Nel caso dovesse infettarsi, è importanti correre ai rimedi, rivolgendosi dal medico.
Come pulire una ferita
Se non è possibile rivolgersi immediatamente a un dottore, è importante tenere la ferita pulita ed asciutta, con un disinfettante specifico, e sostituire regolarmente la benda. E’ importante coprirla, in qualche modo, se si fa un bagno o una doccia.
Se la ferita sanguina, è bene tamponarla, con un panno pulito o una benda, premendo leggermente. Se è possibile, si dovrebbe tenere sollevata la parte del corpo ferita. Prima è meglio sciacquarla, tenendola sotto l’acqua tiepida per alcuni minuti, in modo da rimuovere lo sporco ed eventuali germi.
Prima di bendarla, è bene applicare una pomata antibiotica, usando del cotone, per poi bendare la ferita con una garza sterile.
In ogni caso, è bene seguire le indicazioni del medico, che potrebbe suggerire di immergere la ferita in acqua e sale (oppure usare una benda immersa in quella soluzione salina), per una ventina di minuti. E’ bene evitare si toccare la ferita con acqua ossigenata o alcool.
Come si riconosce una ferita infetta
Per capire se una ferita è infetta, si possono verificare:
- dei gonfiori o degli arrossamenti, nell’area della ferita;
- se sono presenti del pus o secrezioni giallo-verdastre;
- se sono presenti delle linee rosse, nei tessuti vicino alla ferita, che stanno ad indicare che l’infezione ha raggiunto il sistema linfatico;
- si individuano dei linfonodi, vicino alla lesione, in quanto i batteri vengono intrappolati da queste ghiandole;
- se la temperatura corporea ha superato i 38°, o se si ha avverte un malessere generale.
Per evitare che la ferita si infetti, è bene cambiare il bendaggio della ferita, con le mani pulite. Nel caso che si presenti l’infezione, è importante rivolgersi al medico.
Come curare una ferita infetta
In caso di infezione, la cosa migliore da fare è seguire tutte le disposizione del medico, che può prescrivere degli antibiotici, sia sotto forma di pomata che orale. A seconda della gravità della ferita, possono essere anche prescritti degli antinfiammatori e/o degli antidolorifici. Se bisogna applicare dei punti di sutura, è bene fare attenzione a non bagnare la ferita per almeno ventiquattro ore.
Nei giorni seguenti, è importante pulire e fare un nuovo bendaggio alla ferita, usando un disinfettante (sempre prescritto dal dottore), e continuare finché non si sarà del tutto rimarginata.
Rimedi naturali
Ci sono diversi modi per curare le ferite, in modo che non facciano infezione, e possono essere utili anche dei rimedi naturali.
Se una ferita superficiale è lenta a guarire, si può preparare un infuso di timo, lasciando in infusione, in una scodella di acqua bollente, un cucchiaino da caffè di quest’erba. Si filtra e con una garza imbevuta nel liquido freddo, si tampona la parte interessata.
Un ottimo emostatico, astringente e rinforzante dei capelli, è sicuramente il decotto di agrifoglio, ottenuto bollendo a lungo, in poca acqua, una manciata di bacche di questa pianta, da applicare fredda, con un impacco, sulla ferita.
Sempre come emostatico, si può usare un cataplasma di achillea, applicando delle foglie fresche della pianta tritate finemente, direttamente sulle ferite.
Secondo alcuni studi, più efficace di alcuni antibiotici, è il miele, in grado di accelerare la guarigione delle ferite, in quanto può uccidere i batteri. Si può stendere tranquillamente sulla ferita, ma bisogna assicurarsi che sia grezzo.
Naturalmente, nell’elenco delle piante da usare per le ferite, non si può non includere l’aloe vera che, come il miele, aiuta a velocizzare i tempi di guarigione. Si può usare come gel oppure si può usare uno stelo della pianta, da applicare sulla ferita ogni due ore.
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