Fasi della digestione: ecco quali sono e altre informazioni
La digestione è quel processo fisiologico che trasforma gli alimenti in sostanze importanti per il corpo. Ma come avviene la digestione? Che fasi ha? E qual è il modo per digerire meglio?
Le fasi della digestione
Essenzialmente, le fasi della digestione si possono distinguere in meccaniche e chimiche, ovvero:
- la masticazione, la prima fase, in cui il cibo viene “inserito” nel corpo, ridotto prima in poltiglia dai denti;
- la deglutizione, quando il cibo viene fatto scendere nell’esofago dai muscoli interni della bocca;
- la digestione, che in verità si distingue in digestione e digestione chimica. Nella prima fase entra nello stomaco, dove i succhi gastrici lo preparano il cibo a passare nell’intestino tenue, ed è in quest’ultimo che inizia la digestione chimica, quando il cibo viene assorbito e trasformato in sostanze utili per il corpo. Queste due fasi possono durare alcune ore (come minimo tre), a seconda di quanto e di cosa si mangia;
- l’assorbimento intestinale, quando le sostanze ottenute dagli alimenti digeriti vengono suddivise per le varie parti del corpo, come i muscoli e le ossa, e ciò che non serve viene espulso dopo essere passato per l’intestino crasso.
Oltre allo stomaco e all’intestino, un altro organo che svolge una funzione importante per la digestione è il fegato, che metabolizza una parte dei carboidrati assorbiti e ne rilascia un grammo al minuto, ed esso diventa glucosio per il lavoro muscolare.
Problemi nella digestione: cosa li causa e come rimediare
Quando si avvertono sintomi come bruciori di stomaco, gonfiori, eruttazioni, alitosi, rigurgito acido e dolori all’addome, essi possono indicare difficoltà nella digestione. Le cause di tali problemi, a loro volta, possono essere di diversa natura, come l’assunzione di alcuni farmaci, gastriti ed altre patologie relative al reflusso gastroesofageo, ulcere gastriche, una cattiva alimentazione o l’abuso di alcool e di fumo.
Di conseguenza, anche i trattamenti a cui ricorrere sono diversi. Se il problema sono i farmaci, è bene cambiarli o modificare le dosi seguendo sempre le indicazioni del medico, ed è quest’ultimo a cui ci si deve rivolgere per delle patologie specifiche.
In molti casi, è una cattiva alimentazione la causa di questi problemi digestivi, e ciò non dipende solo da cosa si mangia, ma anche da come o quando. Ad esempio, è bene evitare di masticare ed ingerire il cibo troppo in fretta, ed è bene cercare di limitare cibi troppo grassi o ricchi di sale, come gli insaccati o i fritti. Sia durante che dopo i pasti si consiglia di bere molta acqua, proprio per favorire la digestione.
Per favorire i processi digestivi si consiglia di mangiare soprattutto alimenti come le arance, i pompelmi, i carciofi, l’erba cipollina, i finocchi, l’orzo, i piselli, i porri, il sedano e l’uva. Inoltre, per digerire bene ci sono anche diverse tisane, da assumere dopo i pasti, come la classica camomilla, oppure un infuso di menta, che si prepara lasciando in acqua tre pizzichi di menta, per sette minuti, da bere due volte al giorno, dopo i pasti principali, dopo averlo filtrato.
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