Eugenia di Balzac: chi è e qual’è la trama del libro?
Eugenia Grandet è uno dei personaggi nati dalla penna di Honoré de Balzac, protagonista dell’omonimo libro, pubblicato nel 1883. La trama del libro narra di ventisette anni di vita della protagonista, tra il 1806 al 1933, ed libro si distinse per la varietà dei suoi personaggi, diversi fra loro. Qui, in questo articolo, si possono trovare la trama completa ed altre curiosità sul libro.
La trama del romanzo
Il romanzo inizia in una piccola città francese, Saumur, dove vivono la protagonista e i suoi genitori. Il padre, Felix Grandet, è un bottaio diventato ricco con speculazione ed avarizia, e fa vivere tutta la famiglia in una casa buia e triste. La bella Eugenia, per la sua ricchezza, è contesa da due famiglie, i De Grassins e i Cruchot.
La monotonia della giovane, viene interrotta dall’arrivo di un suo cugino, Charles, figlio di un fratello di Felix, finito in disgrazia per i fallimenti finanziari del padre, che si è suicidato. Eugenia si innamora di lui, che parte, in seguito, per le Indie, per diventare di nuovo ricco e poterla sposare. Grandet, tuttavia, li scopre e decide di tenere la figlia chiusa i casa, praticamente in prigionia, e la fa uscire quando la madre si trova in punto di morte, più per interesse che per affetto.
Poco dopo, anche il padre di Eugenia muore per una paralisi, ma raccomanda, prima di morire, di fare attenzione al denaro. In seguito, Charles ritorna, dopo aver fatto fortuna, ma ormai è diventato come lo zio, e la giovane non è più nei suoi pensieri. Eugenia, allora, decide di sposare uno dei suoi pretendenti, il presidente di prima istanza del paese, Cruchot-De Bonfons. Ma anche quest’ultimo muore, otto giorni dopo essere diventato deputato, ed Eugenia si ritrova vedova all’età di trentasei anni, e decide di darsi alla beneficenza.
Il personaggio di Eugenia
Eugenia viene descritta come una bella ragazza, di costituzione robusta, quasi mascolina, dagli occhi grigi e dal seno pieno. La sua, in pratica, è una bellezza giunonica, che forse non è tra le più apprezzate dalla massa, ma comunque colpisce.
Psicologicamente, è una sognatrice, forse in può ingenua, ma comunque desiderosa di dare e ricevere affetto. Dedita alla famiglia, umile, sa comunque tirare fuori una grande volontà, per superare dolori e momenti difficili. A differenza del genitore, non è avara, visto che diventata vedova si dedica alle opere di bene.
Non somiglia molto nemmeno a sua madre, fisicamente. La donna, infatti, viene descritta come magra e goffa, seppur generosa. Tuttavia, non ha abbastanza carattere di ribellarsi al marito. Certo, nemmeno Eugenia sembra ribellarsi al padre, ma è chiaro che non è e non vuole diventare come il genitore, al contrario di suo cugino Charles.
Il tema dell’avarizia
Sebbene la protagonista sia la giovane Grandet, al centro del romanzo, che muove tutto, è il denaro. Unito all’avarizia, muove inevitabilmente gli eventi attorno ad Eugenia. Il padre, facendo fortuna, diventa (o forse è sempre stato) un uomo avido, e la sua avarizia si riflette sulle condizioni della sua famiglia. Charles, il primo vero amore di Eugenia, per cercare di ritrovare la fortuna perduta, si allontana da lei.
Alla fine, comunque, sembra Eugenia ad averla vinta sull’avarizia, usando quel patrimonio che l’ha lasciata praticamente sola, per aiutare il prossimo.
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