Enterococcus feacalis in gravidanza: che cos’è? Quando si verifica?
L’Enterococcus feacalis è un batterio che si può trovare facilmente, che colpisce l’apparato gastrointestinale dei mammiferi, difficile da debellare. Come tutti gli altri batteri, può preoccupare le donne in gravidanza e quindi è necessario saperne di più, e capire cosa fare, nel caso che venga contratto. Per saperne di più, si può proseguire nella lettura di questa pagina.
Come si contrae e si diagnostica
Questo batterio può provocare delle infezioni che, in linea generale, sono curabile, ma se trascurate possono essere dannose. Durante la gravidanza, poi, è necessario farvi attenzione. La cosa migliore è accertarsi di non aver contratto delle infezioni urinarie, che possono provocare la rottura del sacco amniotico.
Sorge spontaneo chiedersi come si contrae, ma per assurdo è possibile esserne affetti se si frequentano luoghi asettici e sterilizzato, come i reparti degli ospedali, in cui si è ricoverati per endocarditi e disturbi di vario genere, che possono indebolire il sistema immunitario e renderlo più soggetto a disturbi legati ai batteri. E’ possibile, inoltre, esserne contagiati per via orale, mangiando carne o frutta o bevendo acqua contaminata.
Per diagnosticarlo, è necessario eseguire delle analisi fecali e tamponi vaginali, in gravidanza. Il secondo, è sicuramente il metodo più sicuro per verificare se il batterio è presente oppure no, ed entrambi possono rientrare negli esami di routine. Tra i “sintomi” della presenza dell’Enterococcus feacalis, si possono includere anche le cistiti oppure dei dolori a livello dell’osso pubico.
Come curare l’infezione
Se si è soggetti a infezioni provocate da questo virus, il medico di solito prescrive una combinazione di farmaci, che si associano, spesso, all’assunzione di fermenti lattici. Ovviamente, ogni caso è diverso, e così cambiano anche le medicine. Se l’infezione provoca delle cistiti, ad esempio, il dottore può prescrivere un antibiotico specifico. Generalmente, un ciclo di cura dura circa una quindicina di giorni.
Importante, per evitare problemi, è curare la propria igiene personale, usando dei saponi intimi antisettici, come quello a base di euclorina, che può curare e prevenire diversi disturbi.
Se ben curata, questa infezione non dovrebbe essere pericolosa per il feto, e la cosa migliore, per una neo-mamma, e fare sempre tutti i controlli necessari. In caso contrario, potrebbero sorgere delle complicanze, come rottura prematura del sacco amniotico.
Come prevenire le infezioni in gravidanza
Come si è soggetti a questo tipo di batterio, ce ne sono altri che possono colpire durante la gravidanza, visto che in questa fase delicata la situazione ormonale cambia ed il sistema immunitario può indebolirsi. La cosa migliore, per una neo-mamma, è:
- eseguire tutti i controlli, prescritti dal proprio ginecologo;
- curare la propria igiene intima, con prodotti asettici, che non danneggiano il feto;
- fare una dieta equilibrata, includendovi gli alimenti giusti, meglio se biologici;
- aumentare le proprie difese immunitarie.
Per aumentare le difese immunitarie del proprio organismo, in maniera naturale, per prevenire delle patologie fastidiose e dannose, sia per la mamma che il bambino, è possibile assumere integratori e preparati naturali, sempre consultando il proprio medico, e che siano disponibili nelle farmacie o in negozi di erboristeria affidabili.
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