Dimagrimento post parto: è vero che si perde peso? E che dieta seguire?
La gravidanza è un momento bellissimo ma anche difficile e complicato per una donna. Dopo il parto, poi, ciò non cambia, e non solo perché bisogna adattarsi alla propria vita con il bambino, ma bisogna curare anche il proprio corpo. Ci sono donne, infatti, che dopo il parto ingrassano, mentre altre perdono peso, e bisogna comunque fare attenzione a ciò che si mangia, in quanto le sostanze nei cibi e nei medicinali finiscono nel latte che si darà al bambino. Ma cosa fare, allora? Che regime alimentare seguire?
Perché si può perdere peso dopo il parto
Nel post parto, i chili si perdono piuttosto in fretta, e già nei primi tre giorni si essi calano da quattro a sei, in quanto non solo non vi è più il peso del neonato, ma anche quello della placenta e dei liquidi accumulati. Il corpo, poi, dovrebbe tornare alle dimensioni precedenti alla gravidanza in otto o dieci settimane dopo la nascita del bambino.
Non c’è una vera e propria ragione per cui le donne perdono o prendono peso dopo la gravidanza, in quanto ognuno ha il suo metabolismo, ma sembra che anche l’allattamento possa aiutare nel perdere i chili di troppo, ma bisogna comunque seguire una dieta equilibrata, in quanto richiede molte energie. Se ci si accorge di perdere troppo peso, è bene farsi consigliare dal ginecologo o dal proprio dottore.
La dieta post parto
Se si allatta, bisogna considerare che si mangia in pratica per due, ma ciò non comporta lo strafogarsi, bensì mangiare cibi che contengono i nutrienti più importanti. Molti esperti consigliano un regime alimentario vario e ben equilibrato, e importante è integrare soprattutto proteine, vitamine e sali minerali (in particolare il calcio), il che significa mangiare in particolare carni bianche, pesce, frutta, verdura e cereali integrali. Non bisogna, ovviamente, dimenticare di bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno.
Come in ogni altra dieta, è bene evitare cibi grassi e zuccheri, e se si allatta è meglio non assumere anche bevande nervine o alcool, nonché spezie ed erbe dai sapori troppo forti, come lo zenzero, la curcuma, il peperoncino o la paprika.
Un menu giornaliero equilibrato, può essere strutturato così:
- a colazione una tazza di latte scremato con caffè e tre fette biscottate integrali con un velo di marmellata, oppure una tazza di tè o caffè con un vasetto di yogurt e trenta grammi di cereali integrali;
- per lo spuntino mattutino un frutto o una spremuta di frutta fresca;
- a pranzo settanta grammi di pasta integrale con verdure, un etto e mezzo di carne bianca o pesce ed altre verdure a piacere. Se si vuole optare per il riso, il farro o l’orzo, se ne possono mangiare sessanta grammi con dei legumi;
- per metà pomeriggio, venti grammi di frutta fresca o secca oppure uno yogurt magro alla frutta;
- a cena un altro etto e mezzo di pesce o carne, o in alternativa cinquanta grammi di bresaola, o due uova sode oppure un etto e mezzo di latticini.
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