Debellò la poliomielite: ecco chi era Albert Sabin
Albert Bruce Sabin, nato come Abram Saperstein, fu un medico e virologo polacco naturalizzato negli Stati Uniti, che sviluppo’ il vaccino per la poliomielite. Ma chi era veramente? Cosa si sa della sua vita?
La sua biografia
Sabin nacque nel ghetto della città polacca di Bialystok, nel 1906, e lasciò la Polonia con la famiglia nel 1921, e nove anni più tardi divenne un cittadino statunitense. Gli studi gli vennero pagati da un parente ricco, e Sabin riuscì a studiare alla New York University, ma invece di studiare odontoiatria, per poter poi collaborare nello studio dentistico di questo suo parente, si appassionò alla microbiologia.
Nel 1931 concluse i suoi studi ed andò a lavorare presso l’università di Cincinnati (Ohio), e vi rimase per trent’anni, venendo nominato anche capo della ricerca pediatrica, ed è stato tramite gli studi sulle malattie dell’infanzia che cominciò ad interessarsi della poliomielite, che allora era nota come “paralisi infantile”, che si poteva manifestare in vari modi. Con la seconda guerra mondiale, fu costretto a sospendere le sue ricerche per lavorare come medico in Europa, ed è a Berlino che assistette a vari casi di questa malattia.
La sua ricerca proseguì nel 1949, dopo aver ottenuto anche dei finanziamenti, ma riuscì a mettere a punto il vaccino solo nel 1954-55, dopo che già un giovane batteriologo che allora era sconosciuto, J.E. Salk, ne aveva già ideato uno suo. La differenza, è che quello di Sabin prevedeva l’inoculazione per via intramuscolare del virus vivo, seppur attenuato. Il suo vaccino, tuttavia, fu richiesto in vari paesi dell’est d’Europa. Tra il 1969 e il 1972, invece, ricoprì la carica di presidente del Weizmann Institute of Science di Rehovot (Israele). Una volta andato in pensione, si dedicò ad altre malattie, come la leucemia e i tumori.
A differenza di altri colleghi, egli non brevettò il suo vaccino perché diventasse uno strumento commerciale delle industrie farmaceutiche, in modo che potessero usufruirne tutti. Per quanto riguarda la sua vita privata, si sposò tre volte, ed ebbe anche due figlie dalla prima moglie. Oggi, sembra che i suoi eredi vivano in Italia. Non ricevette il premio Nobel in medicina, ma ottenne comunque vari premi e riconoscimenti, come la Medaglia Nazionale per la Scienza. Morì a Washington nel 1993, all’età di 86 anni.
Alcune citazioni di Sabin
A seguire, sono riportate alcune frasi dette da Sabin, che possono aiutare a capire meglio il pensiero dello scienziato, ovvero:
- “Non volevo che il mio contributo al benessere dell’umanità fosse pagato con della moneta”, in riferimento al fatto che non ha mai brevettato il suo vaccino;
- “Un buon ricercatore deve avere enorme curiosità, tenacia e una grande onestà. Se una sua scoperta gli sembra troppo bella per essere vera, ci sono buone possibilità che non lo sia”;
- “Mi hanno ucciso due meravigliose nipotine, ma io ho salvato i bambini di tutta l’Europa. Non la trova una splendida vendetta? Vede, io credo che l’uomo più potente sia quello che riesce a trasformare il nemico in un fratello”, risposte che diede quando gli chiesero se voleva vendicare le sue nipotine uccise dalle SS;
- “Spedire dei mercenari a combattere in un Paese vicino, andiamo, lo faceva il Cremlino nel 1956 in Ungheria. Non per nulla abbiamo lasciato l’impero zarista…Se amo gli Stati Uniti è perché non devono fare le porcherie degli altri Stati, punto e basta”, una sua frase citata nel Corriere della sera, nel 1993.
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