Criminologo: quali studi bisogna seguire per diventarlo? Di che cosa si occupa?
Il criminologo è colui che studia i comportamenti criminali, e tale professione può essere esercitata in vari modi e presso diversi enti. Il suo compito, in generale, è quello di studiare il profilo psicologico di un criminale, come commette tale crimine e formulare ipotesi su come arrestarlo o sulle sue possibili mosse. Ma come si arriva ad esercitare questa professione?
Gli studi per diventare criminologo
Per esercitare la professione di criminologo, bisogna avere come base una laurea in Giurisprudenza, in Medicina, in Psicologia o in Sociologia. Successivamente, bisogna seguire master o corsi post-laurea in Criminologia, la scienza che studia i comportamenti criminali. Tali corsi si possono seguire presso delle Università o altri istituti riconosciuti dal Miur. In Italia, questa branca si può studiare ad università come La Sapienza, presso la facoltà di Psicopatologia e Criminologia Forense, oppure all’Università di Bologna, dove vengono offerte lauree magistrali in Scienze Criminologiche per l’investigazione e la Sicurezza. A Milano, poi, vi è l’Istituto di Scienze Forensi, nel quale si può prendere una laurea triennale in Criminologia investigativa e Forense, di cui al secondo e terzo anno ci sono dei laboratori che bisogna seguire obbligatoriamente.
Le materie comprese in un corso di criminologia, possono includere diritto, sociologia, antropologia, psicologia, psichiatria, biologia, medicina, statistica e scienze economiche. Esse variano a seconda del filone che si intraprende, che sia quello sociologico o antropologico. Una volta terminato i corsi, che possono durare in media quattro anni, a seconda dell’istituto. Ad esempio, nella laurea triennale già citata, che si può seguire a Milano, al primo anno sono comprese materie come le istituzioni del diritto penale, sociologia della devianza, tecniche investigative applicate e principi ed elementi di psicologia.
Gli sbocchi lavorativi e lo stipendio
Gli sbocchi lavorativi del criminologo variano a seconda della loro specializzazione, ed esso può lavorare come:
- consulente tecnico, da libero professionista e non;
- criminologo investigativo presso le Forze di Polizia;
- come aiuto nel settore carcerario;
- consulente presso il tribunale minorile;
- membro della sicurezza o dell’intelligence;
- criminologo medico, nelle strutture sanitarie.
Chi segue tali studi di criminologia, poi, da privato, può diventare anche investigatore privato, ed anche se non vi è un albo dove iscriversi, è necessario ottenere una licenza presso la prefettura.
Di criminologi se ne possono distinguere tre categorie, essenzialmente, ovvero:
- il criminologo investigativo, che generalmente lavora a stretto contatto con la Scientifica;
- il criminologo forense, che aiuta i PM o gli avvocati duranti i processi, facendo dei profili psicologici dei presunti colpevoli;
- il criminologo clinico, il quale si occupa di stabilire fino a che punto un colpevole è responsabile delle sue azioni o no.
Un criminologo, poi, guadagna in media 38,500 euro all’anno, ossia circa 1970 euro al mese, ma tale cifra può guadagnare dopo tre anni, in media, dall’esercizio della professione e comunque variare a seconda di come e dove si esercita la professione. Chi sceglie di diventare investigatore privato, poi, guadagna circa 27500 euro all’anno. C’è da dire che la maggioranza dei criminologi sono uomini (solo il 31 % di essi è una donna). A fine carriera, un criminologo può arrivare a percepire 65000 euro all’anno.
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