Cos’è lo scroto? Quando si verifica il suo gonfiore?
Lo scroto fa parte dell’apparato genitale maschile, e per saperne di più su cosa è formato, su quando si verifica il suo gonfiore e altri problemi, si può continuare a leggere questa pagina.
Cos’è lo scroto
Quando si parla di scroto si fa riferimento ad una sacca cutanea fibro-muscolare, che contiene i testicoli e fa in modo che vi sia al suo interno la produzione e la conservazione degli spermatozoi, e quindi è importante per la riproduzione sessuale maschile.
E’ situato alla base del pene, ed è costituito da una cute rinforzata da un rivestimento cutaneo, sottile ed elastico, e da uno strato denso di tessuto muscolare. Ha una forma peduncolata ed oltre a rendere la temperatura ottimale per la produzione di spermatozoi, permette che questi discendano nei testicoli. In genere, la discesa dei testicoli avviene nel settimo mese di gravidanza.
Il gonfiore
Un problema che può affliggere lo scroto è il suo ingrossamento, accompagnato anche da dolori ai testicoli ed infiammazioni. Generalmente, la causa di tale gonfiore è un trauma, ma è anche possibile che sia sintomo di un problema patologico, come calcoli renali, ernia inguinale, prostatite, etc.
Per sapere come rimediare a tale problema, ovviamente, è necessario scoprire cosa lo ha causato. Generalmente, per il dolore si fanno impacchi freddi e vengono prescritti dei farmaci antinfiammatori. Finché è presente questo gonfiore, è bene che il soggetto non indossi abiti troppo aderenti.
Se sono presenti altri sintomi, come nausea o vomito, e il gonfiore è presente dopo una malattia come gli orecchioni, è necessario recarsi di urgenza ad un pronto soccorso.
Altre malattie che colpiscono lo scroto
Come è già stato detto prima, il gonfiore allo scroto può essere dovuto a varie patologie. Una di queste, di origine genetica, è la torsione del testicolo, che per lo più colpisce giovani tra i dodici e i diciotto anni. Tale problema può insorgere dopo un trauma ed oltre a dolori e gonfiori, può provocare nausea e vomito, e per porvi rimedio è necessario un intervento da parte dell’urologo, e nei giorni successivi è necessario assumere dei medicinali.
E’ anche possibile che lo scroto si ingrossi per le cisti dell’epididimo, che almeno una volta nella vita affligge il 30 % degli uomini adulti (soprattutto tra i venti e i cinquant’anni). Sembra che esse si formino quando degli spermatozoi formano un’ostruzione, ma le cause di tale problema sembrano ancora sconosciute. Esso non altera la fertilità maschile, e di solito tende a rivolversi spontaneamente, ma è sempre meglio rivolgersi al medico per qualunque trattamento. Nei casi sintomatici, può essere necessario anche ricorrere all’intervento chirurgico.
Un’altra patologia che può colpire lo scroto è l’orchite, un’infiammazione che può essere causata da infezioni urinarie o malattie veneree. Può anche insorgere come complicanza della parotite, ossia gli orecchioni. Tra gli altri fattori di rischio c’è anche l’età (se il soggetto in questo ha più di quarantacinque anni), il fatto di non essersi vaccinati nel caso della parotite, oppure se si è stati sottoposti già ad interventi ai testicoli. Generalmente si cura con riposo a letto, assunzione di farmaci (antibiotici o antidolorifici, a seconda dei casi) ed impacchi di ghiaccio allo scroto.
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