Coppetta mestruale opinioni ginecologi: funziona? E come si usa?
La coppetta mestruale è un alternativa, ecologica ed economica, all’assorbente o al tampone. Essa, in pratica, è una barriera che si indossa nella vagina, e che raccoglie i fluidi mestruali, durante la settimana del ciclo. Ma come funziona, esattamente? Che cosa ne pensano i ginecologici?
Come funziona
Questa coppetta, a differenza degli assorbenti e dei tamponi, non ha il compito di assimilare il sangue, ma di raccoglierlo. Inoltre, oltre a raccogliere il sangue, racchiude anche il muco cervicale, che funge come un anti-batterico, proteggendo naturalmente la vagina e l’utero, in modo che organismi estranei, come i batteri, entrino nell’utero.
Di queste coppette, disponibili in farmacia, nei negozi biologici o su siti di e-commerce, ne esistono due tipi, ovvero:
- la coppetta sagomata riutilizzabile, realizzata in silicone medico, a forma di campana, lunga cinque centimetri, presente in due misure. Essa può durare anche per una decina d’anni;
- la coppetta mono-uso, simile al diaframma, lunga circa sette centimetro e mezzo.
Il loro costo, a seconda della tipologia, può costare dai dieci ai trentacinque euro, e vanno inserite all’interno della vagina, e per facilitare il loro inserimento, si possono anche bagnare con acqua o con del lubrificante. La coppetta riutilizzabile, si può posizionare anche una volta volta e non occorre inserirla nella cervice uterina, al contrario di quella usa e getta, che va inserita a metà tra la cervice e il tratto vaginale. Per inserirle correttamente, ci sono diversi metodi di piegatura.
Prima di usare la coppetta, essa va sterilizzata, all’inizio del ciclo, e dopo il suo uso va risciacquata sotto l’acqua corrente e riposta in maniera rapida, in modo che non venga esposta a batteri. Per scegliere quella giusta, è bene verificare la sua tonicità, che può essere bassa, normale o ridotta, a seconda della fisiologia della donna. Se ne trovano in taglie piccole e grandi: le prime, di solito, vengono utilizzate da donne al di sotto dei trent’anni, mentre le seconde per le over 30.
Cosa ne pensano i ginecologici e i suoi pro e contro
In linea generale, i ginecologici non sono contrari all’uso della coppetta, ma la sconsigliano alle donne che hanno partorito in maniera naturale, o che hanno avuto un aborto o hanno subito un’operazione, visto che tutti questi fattori rendono questa zona del corpo più sensibile.
Nonostante non ci sia un motivo specifico per cui non usare queste coppette, esse possono comunque presentare degli svantaggi. Infatti, esse non permettono il deflusso completo del sangue, sulle pareti, il che impedisce di pulire del tutto la valigia, ed il ristagno di sangue nella coppetta, può durare dopo otto o nove senza che la si svuoti, ma ciò può aiutare la proliferazioni di questi batteri. La cosa migliore da fare, è pulire accuratamente questo strumento.
Se, invece, si vogliono evidenziare i loro vantaggi, si può citare il fatto che siano economiche, ecologiche, e il loro materiale ha un alta tollerabilità ed è ipoallergenico. Come è già stato accennato prima, può anche impedire infezioni nella cavità uterina, visto che raccoglie il sangue, invece che assorbirlo.
Leggi anche:
- Cefalea a grappolo: quali sono i sintomi e le cause? E le sue cure?
- Alghe per dimagrire: come assumerle? Che altre proprietà hanno?
- Diflucan: cos’è, a cosa serve, posologia e prezzo
- Vene varicose in gravidanza: cosa fare?
- Antistaminico: a che serve e quando si deve assumere?