Composizioni piante grasse: ecco alcune idee ed altri consigli
Quando si parla di “piante grasse” si fa riferimento a quelle piante, grasse e carnose, che sopportano i climi più aridi, in quanto sono capaci di conservare l’acqua nelle radici più a lungo. Ne esistono più di diecimila specie, e tra questi ci sono anche l’agave e l’aloe. Ma come si fa una composizione per la casa? Dove tenerle? E come curarle al meglio?
Perché tenerle in casa
Ci sono diversi motivi per tenere queste piante in casa o nel proprio appartamento, oltre al fattore estetico. Le piante grasse, infatti, sono resistenti e facili da curare, visto che resistono ai climi più difficili. Inoltre possono:
- purificare l’aria, perché eliminano delle tossine, soprattutto il cactus, e rilasciano anidride carbonica durante la notte, quindi producono anche ossigeno;
- aiutano a concentrarsi, secondo alcuni studi;
- favoriscono i processi di guarigione, in caso di influenza, raffreddore e mal di testa, e possono prevenire anche altre malattie, visto che regolano i livelli di umidità.
Tutte queste proprietà le rendono adatte non solo come piante per la casa, ma anche per l’ufficio o il proprio posto di lavoro. In casa, oltre che nel salotto, si consiglia di tenerle nella camera da letto, che a volte è anche la stessa stanza in cui si studia.
Come fare delle composizione e curarle
Si possono fare diversi composizioni con le piante grasse e su internet si trovano i più diversi esempi. A cominciare dai vasi in cui tenerle, che possono essere di varie forme, misure e colori. In alcuni casi si possono accostare più vasetti vicini, di diverse piante, oppure un contenitore abbastanza grande da contenerne di più.
Tra i vari esempi che si possono citare, di cui sono state postate delle foto online, si possono includere:
- un vecchio set di tazze o teiere, riempiti con dei ciottoli, e usati come vasi per le piante grasse, da appoggiare sui davanzali delle finestre o su degli scaffali;
- un acquario per pesci, di forma rotonda, che può contenere diversi tipi di piante;
- i cassetti di un vecchio mobile, riverniciati ed usati anch’essi come vasi.
Ci sono alcuni consigli da seguire per curare al meglio queste piante, come scegliere un posto soleggiato e ben areato, ma che non siano dirette al sole, in casa o nel proprio giardino, scegliendo del terriccio o del compost drenante. Quando si acquistano le piante, è bene assicurarsi che siano sane, e si devono annaffiare solo nel periodo estivo, e in maniera moderata quando fioriscono. In inverno, non bisogna mai concimarle e i recipienti in cui vanno piantati possono non essere molto profondi, visto che le loro radici sono corte, e il rinvaso va fatto solo una volta all’anno.
Se si vive in un appartamento, le piante grasse più diffuse sono l’Eurphorbia Mili, il Lithops, l’Opuntia Microdasys, il Sedus Morganianum, il cactus zebra, il Tacitus Bellus, la Crassula “Buddha’s Temple”, il cactus di Natale, il cactus di Pasqua e la Fraliela. Tra le più facili da curare, invece, si possono citare l’echeveria, il sedum burrito, la crassula ovata, la schlumbergera e il Ceropegia woodii.
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