Come tradurre una versione di latino: ecco alcuni consigli
Tradurre una versione latina può essere difficile, anche per chi la studia da anni. Se si mettono a confronto le varie traduzioni di uno stesso testo, di diverse edizioni, è difficile trovarne una uguale all’altra. Ma allora qual’è il metodo migliore per tradurre un testo dal latino? Quale procedimento si deve seguire?
Quale procedimento seguire
Quando si studiano lingue come il latino e il greco antico, è importante esercitarsi, come per le altre lingue. Ma qual’è il metodo migliore con il latino? La prima cosa da fare, è leggere attentamente il titolo e le note del testo, che vengono riportare sul fondo del brano o della pagina, in modo da poter considerare i giusti termini e temi. Già il titolo può aiutare a tradurre il brano, perché alcune parole possono assumere significati diversi.
Prima di passare alla traduzione è importante leggere il testo, lentamente e seguendo le pause della punteggiatura, magari più di una volta, in modo da capire a grandi linee il suo significato. Dopodiché, si potrà dividere il brano in frasi e periodi, sottolineandoli con una matita, e cerchiando i verbi e le parole che non si conoscono o non si ricordano bene. Per questi ultimi, è bene tenere un quaderno a parte su cui riportare la traduzione, in modo da impararla più facilmente, mentre si scrivono.
Una volta identificati i verbi e i termini, si potrà passare alla traduzione vera e propria, di frase per frase, e alla fine ricostruire tutto il brano, ovviamente leggendola nuovamente. Oggi, ci sono diversi traduttori online, ma questi ultimi è bene usarli più per controllare che per una traduzione vera e propria, in quanto non sono precisi al 100 %.
Frasi latine e traduzione
Prima di passare a dei brani veri e propri, si può iniziare facendo proprio la traduzione di frasi singole, magari tratte da testi latini diffusi. Come queste frasi di Virgilio:
- Omnia vincit Amor: et nos cedamus Amori, celebre frase di cui si riporta la prima parte anche nei tattoo, che si traduce come “L’amore vince tutto: e noi cediamo all’amore”;
- Audentes fortuna iuvat, che sta per “La fortuna aiuta gli audaci”, locuzione tratta dall’Eneide;
- Sunt lacrimae rerum et mentem mortalia tangunt, “La storia è lacrime, e l’umano soffrire commuove la mente”;
- Notumque furens quid femina possit, “E’ noto dove può giungere una donna che odia”;
- Non omnia possumus omnes, “Non tutti possiamo ogni cosa”;
- Una salus victis nullam sperare salutem, “La sola speranza per i vinti è non sperare in alcuna salvezza”.
Nei testi di scuola, non si possono non riscontrare alcune frasi di Giulio Cesare, tratti da testi come il De bello gallico, una delle sue opere più note. Eccone qui alcuni esempi:
- Gallia est pacata, “La Gallia è sottomessa”, tratta da una sua lettera;
- Veni, vidi, vici, frase famosa che si traduce con “Venni, vidi, vinsi”, un altra frase latina che alcuni scelgono come tatuaggio;
- Alea iacta est, “Il dado è tratto”, diventata un’espressione comune per indicare una situazione o una decisione che non permette di tornare indietro.
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