Come svenire? Si può fingere di farlo?
Imparare a svenire sembra una scena da melodramma, ma ci sono diversi motivi per cui qualcuno vorrebbe saperlo fare: per evitare una conversazione sgradevole, un’interrogazione a scuola, o solo per attirare l’attenzione. Anche fingere, tuttavia, non è una cosa semplice.
Le “caratteristiche” dello svenimento
Per simulare uno svenimento, è necessario capire cose lo può causare e i “sintomi” che lo precedono. Di solito, un piccolo mancamento può essere provocato da una pressione bassa del sangue, oppure da un ridotto afflusso di sangue al cervello, in risposta ad un evento stressante o doloroso.
Lo svenimento comprende diverse sintomi, come: una sensazione di calore, l’iperventilazione, la nausea, della confusione, dei capogiri, un senso di debolezza, vertigini, fischi e/o ronzii nell’orecchio e forse anche perdita momentanea dell’udito.
Se si cerca una probabile causa, per lo svenimento, le più “classiche” possono comprendere:
- aver saltato un pasto, magari proprio la colazione se si deve fingere uno svenimento per in un’interrogazione, che può abbassare la pressione;
- la disidratazione, quando non si assume abbastanza acqua, che riduce l’afflusso di sangue al cervello;
- trovarsi in una stanza affollata, dove fa troppo caldo;
- trovarsi all’aperto in una giornata calda, soprattutto in presenza di forti rumori o di insetti per i quali si hanno delle fobie;
- dopo aver subito dei traumi fisici, se qualcuno ti colpisce e schiaffeggia, e nel caso di un finto mancamento si può chiedere la “collaborazione” di qualcuno.
Come fingere lo svenimento
E’ chiaro che per fingere una perdita di conoscenza, bisogna pianificarla, soprattutto se si vuole evitare qualcuno o qualcosa, decidendo tutti i dettagli: se si sarà in piedi o seduti al momento di svenire, per quanto tempo si fingerà, etc.
Per quanto riguarda i “tempi” della perdita di conoscenza, è bene che quest’ultima duri una ventina di secondi, e dopo aver finto di risvegliarsi, non rialzarsi immediatamente, magari chiedere l’aiuto di qualcuno, e preparare una spiegazione plausibile, non ricominciano subito a parlare non appena aver riaperto gli occhi, ma aspettare qualche secondo. Lamentarsi di alcuni sintomi dello svenimento, come un capogiro o la nausea, prima di cadere a terra, può rendere la messinscena più convincente.
In una finzione del genere è bene fare attenzione alle proprie espressioni, evitando di sorridere o ridere, prima dello “svenimento”. Per evitare di farsi male, è bene tentare di aggrapparsi a qualcosa prima cadere a terra. Se la finta si svolge in uno spazio aperto, è bene fare attenzione a non colpire un’altra persona o rompere qualcosa, per evitare dei guai.
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