Capitale del Madagascar: cosa vedere ad Antananarivo? E quali piatti gustare?
Antananarivo, capitale del Madagascar, a differenza di altre capitali del sul dell’Africa, era una grande città prima dell’età coloniale, fondata tra il 1610 e il 1625, ed oggi è sicuramente una città da visitare. Per saperne di più su cosa vedere e quali piatti provare, si può continuare a leggere questa pagina.
Cosa vedere
Tra i siti da vedere in questa città, si possono includere:
- il Palazzo della Regina, noto anche come Rova Antananarivo, costruito all’inizio del Seicento, epoca della fondazione della città, come residenza ufficiale dei sovrani del regno Merina. Situato sulla collina più alta della città, oltre ad ammirare il panorama, è possibile visitare i parchi del palazzo, in cui si trovano varie specie di pianti e di animali endemici, come lemuri, rane pomodoro e coccodrilli;
- il Palazzo di Andafiavaratra, non molto lontano dal Rova, fu sede dei primi ministri del Madagascar, ed oggi ospita un museo dove poter vedere simboli della monarchia di allora, come il trono e la corona del Madagascar;
- la Cattedrale cattolica di Andohalo, la cui costruzione iniziò nel 1873 e terminò nel 1890, è realizzata in stile gotico e comprende due torri gemelle, con una finestra a forma di rosetta e la sua facciata e’ stata paragonata più di una volta a quella di Notre-Dame, a Parigi;
- l’Ambohimanga, un sito archeologico, in cui sono state rinvenute delle tombe della famiglia reale di Imerina, comunità che controllò il Madagascar nell’Ottocento;
- l’antico villaggio di Antongona, uno degli antichi villaggi che circondano la città, circondato da colline, in cui si può ammirare un bellissimo paesaggio;
- il Lemur’s Park di Imerintsiatosika, un grande parco botanico che si estende per cinque ettari, sito alle porte della città, dove si possono osservare nove specie diverse di lemuri che vivono libertà;
- il Parco di Tsimbazaza, polmone verde della città, è un giardino botanico in cui vivono molte specie endemiche di animali e piante del Madagascar, come il Palazzo della Regina.
Cosa mangiare
Se si vogliono provare i piatti locali, quando si viaggia, tra le pietanze da gustare nella capitale del Madagascar, si possono includere piatti tipici. La cucina malgascia comprende diverse tradizioni, frutto di flussi migratori nell’isola. L’ingrediente più importante di questa cucina è sicuramente il riso, che accompagna soprattutto piatti di carne o pesce, e le spezie piccanti ed aromatiche vengono usate in modo limitato.
Tra i piatti che si possono gustare sono da citare:
- il Romazava, lo stufato di carne di zebù, insaporito con zenzero, cipolla e brède mafana, una tipica pianta aromatica del Madagascar, accompagnato dal riso e da verdure a foglia;
- la Maskita, altro piatto che si prepara con lo zebù, marinato e cotto allo spiedo, servito con cipolla e pomodori tagliati minuziosamente, ed insaporiti con succo di limone e prezzemolo;
- le Kitoza, piccole fette di carne preparate alla griglia, affumicate o cotte al sole, che vengono spesso accompagnate con patate, mango condito o vari tipi di salse. E’ un piatto da street-food e quindi si può trovare facilmente.
Per quanto riguarda il dolce, i malgasci di solito terminano il pasto con la frutta, come mango, cocco, banane, litchi ed il mangostano (frutto che cresce solo presso l’equatore), su cui di solito si spolvero dello zucchero aromatizzato alla cannella.
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