Bellatrix, la grande stella di Orione: quali sono le sue caratteristiche e quanto è lontana dalla Terra
In molti conosceranno il nome della stella Bellatrix, presente nella costellazione Orione, per via del fatto che J.K. Rowling l’ha usato, come molti altre stelle, come nome per uno dei suoi personaggi. Ma quali sono veramente le caratteristiche di questa stella? Quanto è lontana dalla Terra?
Le sue caratteristiche
La stella Bellatrix, al sesto nord dell’equatore celeste, è un astro di classe spettale B2, per via della sua alta temperatura, ed è una delle stelle più visibili ad occhio nudo. E’ proprio la sua temperatura che le conferisce quel suo colore azzurro-blu, come molti altri astri della sua costellazione.
Sembra che il nucleo di questa stella sia privo di idrogeno, e non è più sostenuto da reazioni nucleari, e ciò significa che il suo nucleo si sta scaldando e contraendo, e quando si raffredderà, il suo colore assumere un tono arancio-rosso. Così, in futuro Bellatrix sarà classificata come una stella gigante rossa. Sembra, inoltre, che la sua radiazione ultravioletta sia 9000 volte maggiore di quella del Sole, e ciò significa che è di gran lunga più luminosa, ma sembra che la sua metallicità, ovvero la sua quantità di metalli, sia inferiore a quella solare.
Il suo periodo di rotazione è di sei giorni, con una velocità pari a 50 chilometri orari, e dista dalla Terra 244,6 anni luce, misure stabilite tramite la parallasse dal satellite Hipparcos, mandato in orbita dall’ESA nel 1980. Se si desidera osserva, i mesi più propizi per farlo sono gennaio, febbraio e marzo, ovvero durante l’inverno boreale.
Il suo nome ed altre curiosità sulla costellazione d’Orione
Il nome della stella Bellatrix proviene dal latino e significa “la Guerriera”, da una traduzione dal termine arabo “Al Najid”, ovvero “il conquistatore”. La costellazione di cui fa parte, ovvero Orione, è la più grande presente nel cielo invernale, a sud dell’eclittica e vicino alla costellazione del Toro. Nei libri sui costellazioni, viene rappresentata come un guerriero in ginocchio che brandisce una clava o una spada e una pelle di leone o con uno scudo. Questo cacciatore, nella mitologia greca, era figlio di Poseidone ed Euriale, che sposò una donna di nome Side, punita da Era per la sua presunzione, e poi di Merope, figlia del re di Chio, ma lei lo respingeva. Allora il cacciatore abusò di lei, dopo essersi ubriacato, ed il re suo padre, per punirlo, lo fece accecare. Fu guarito, in seguito, dal dio Elio, ma venne ucciso da Artemide, per un equivoco provocato da Apollo.
Sembra strano che ad una costellazione così imponente, sia dato il nome di un personaggio minore nella mitologia, ma secondo alcuni la sua è una rielaborazione di una altra figura mitologica, la dea sumera Uru-anna, ovvero “luce del cielo”, conosciuta anche come Tammuz, che foneticamente potrebbe somigliare al nome greco.
Secondo l’astronomia persiana, assieme a Betelgeuse e Meissa, Bellatrix formava la “costellazione dei re“, nota con il nome di Ungal o Kabbab Sar, portatrice di fortuna, ricchezza nera ed altri attributi reali. Per gli astrologi, Bellatrix è una stella che da una parte ha una natura forte e nobile, ma anche arrogante e violenta.
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