Autobiografia esempio: ecco come se ne realizza una
L’autobiografia è il genere narrativo con cui un autore presenta se stesso, non solo sotto il profilo biografico, ma anche culturale. Ma come si realizza un’autobiografia? Quali sono le più famose da cui prendere esempio?
Come scrivere un’autobiografia
A differenza dei diari e delle lettere, scrivere un’autobiografia viene meno naturale, in quanto bisogna decidere cosa e scrivere e non del proprio passato. Tutte, generalmente, iniziano con i ricordi d’infanzia, che si limitano a poche immagini o flash che si vogliono riportare. Per questo si può andar a “rispolverare” i proprio ricordi con foto o altri oggetti.
Una delle prime cose da considerare, quando si vuole scrivere una propria autobiografia, è pensare al proprio pubblico, ovvero a quale categoria di lettori ai quali si vogliono indirizzare le proprie memorie. Una cosa che questo deve avere in comune con la narrativa è un’idea centrale a cui far ruotare la storia, come un particolare evento.
Quando si decide cosa riportare nel libro, è importante organizzare bene la storia, in modo che mantenga un certo ritmo, in modo che il lettore continui a leggerlo in maniera piacevole. Per organizzare il proprio materiale narrativo, è importante rispondere ai seguenti interrogativi: chi? Che cosa? Dove? Come? Perché? Quando?
Importante, quando si scrive una qualunque storia, è di rileggerla più volte, non solo per controllare eventuali errori che il proprio computer può aver tralasciato, ma anche per verificare se si vuole davvero riportare un determinato fatto.
Esempi di autobiografia
Un’altra cosa importante da fare, prima di iniziare a scrivere un autobiografia, è di leggerne delle altre, in modo da prendere confidenza con il genere. Tra quelle più consigliate, e forse più “classiche”, si possono includere:
- Il diario di Anna Frank, testimonianza ben nota dei due anni che la giovane passò nascosta in una soffitta con la sua famiglia, per sfuggire alla persecuzione nazista;
- Se questo è un uomo, di Primo Levi, in cui il medico riporta solo di due anni della sua vita, nel campo di concentramento di Auschwitz;
- Lungo cammino verso la libertà, di Nelson Mandela, in cui egli ripercorre la sua vita e la lotta contro l’apartheid;
- Le confessioni, di Sant’Agostino di Ippona, in cui il santo si rivolge a Dio, narrandogli la sua vita in tredici libri, ed in particolare della sua conversione;
- Le confessioni, di Jean-Jacques Rousseau, il cui titolo si rifà a quelle dell’opera agostiniana, ed anch’esse sono suddivide per dodici libri, in cui l’autore descrive i primi cinquantatré anni della sua vita;
- La mia vita, di Agatha Christie, in cui la celebre autrice di gialli parte della sua infanzia fino al 1948, ma anche in questa narrazione, lei non accenna mai alla sua scomparsa di dieci giorni del 1926, quando il suo matrimonio era in crisi;
- Storia della mia vita, di Giacomo Casanova, che nel 1834 venne inserita nell’indice dei libri proibiti dalla Chiesa, e che sembra che il noto avventuriero veneziano iniziò a scrivere quando era bibliotecario nel castello di Dux, in Boemia;
- Autobiografia di Malcom X, che il noto attivista scrisse in collaborazione con Alex Haley, in cui presenta la sua conversione e la sua filosofia.
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