Animatori 3D: ecco chi sono, che cosa fanno e dove lavorano
Gli animatori 3D lavorano nel campo dell’animazione digitale, ed il loro lavoro consiste nel dare tridimensionalità alle figure realizzate in 2D. Ma in quali campi lavorativi operano? E come si fa a diventare animatori in 3D?
Cosa fanno gli animatori 3D
Per capire cosa fanno gli animatori 3D bisogna fare la distinzione tra due figure, ovvero:
- il 3D artist, noto come Computer Grafico, che tridimensiona le immagini per inserirle nelle animazioni in 3D, curando nei minimi dettagli anche le luci e i colori;
- il modellatore 3D, le cui competenze tecniche si estendono al campo artistico.
Questi animatori, possono lavorare in vari campi: nella produzione artistica, nell’industria televisiva e cinematografia, nel campo dei videogames e delle applicazioni multimediali per dispositivi digitali, nella pubblicità e nel campo del web design. Visto che possono lavorare in vari campi, non è strano trovare dei 3D artist freelance, che si autopromuovono.
In base alle capacità e del settore in cui operano, mensilmente possono guadagnare dagli 800 ai 20,000. Per i modellatori e i 3D artist freelance, le tariffe sono ancora più variabili.
Come diventare animatore 3D
Per diventare un animatore 3D, bisogna avere delle competenze tecniche ed artistiche. Prima di tutto, bisogna conseguire una laurea in Disegno Industriale, con indirizzo grafico, seguito da una specializzazione o un master in grafica 3D, oppure seguire del corsi di modellazione, disponibili anche online, aperti non solo a studenti, ma anche ad ingegneri ed architetti.
Dopo aver conseguito uno di questi corsi, ci si può iscrivere a scuole specifiche, come l’Accademia delle Arti Figurative e Digitali Comics, la Rainbow Academy a Roma o la Nemo Nt di Firenze. In questi corsi, sono comprese lezioni che riguardano le tecniche, i progetti commerciali, mappature, illuminazione delle immagini, rendering, modellazioni di visi, oggetti, etc, che possono variare a seconda dell’indirizzo che si sceglie.
La Rainbow Academy, ad esempio, nel suo corso di 3D Digital Production (per diventare 3D artist), comprende lezioni per utilizzare i software Autodesk Maya, Mudbox, Photoshop, Nuke, Premiere, VRay, ZBrush e Substance Painter, per operare nei settori di cinema, animazioni e videogames.
Per essere ammessi a questo genere di corsi, si richiedono comunque dei prerequisiti come il saper utilizzare il PC, conoscenze informatiche di base (soprattutto dei sistemi operativi principali) e, preferibilmente, una conoscenza base del programma Photoshop.
Una volta finito il corso, potrà essere la stessa scuola a segnalare lo studente per un lavoro, ma nemmeno sui siti di lavoro mancano le richieste per modellatori 3D, nei vari settori.
Come si realizzano le animazioni in 3D
Un animatore 3D, per realizzare delle immagini animate, deve seguire vari passaggi, a cominciare dallo storyboard e i bozzetti dei modelli, ovvero si deve tenere presente la storia dei soggetti da animare e delle loro caratteristiche. In questo caso, si possono seguire le indicazioni di chi commissiona il lavoro, che affianca in queste fasi l’animatore.
Dopo aver realizzato il disegno ed avergli dato una forma tridimensionale, si devono posizionare, all’interno del disegno, l’illuminazione giusta, per poi passare al rendering, ovvero il calcolo matematico che permette ai processori di computer asportano in fotogrammi i disegni. Nella post-produzione, si potranno aggiungere effetti speciali e montare audio e video.
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