Il tirocinio formativo e il tirocinio professionale: che differenza c’è
In Italia il tirocinio è una pratica assodata da tempo ma occorre far chiarezza tra le due principali tipologie possibili nella penisola. Il tirocinio professionale è la modalità più recente, introdotto da una legge datata agosto 2012. Questo riguarda in modo particolare quelle che sono le attività che si ritrovano all’interno degli ordini professionali, come può essere il caso di un architetto piuttosto che un avvocato. Spesso il tirocinio professionale viene equiparato al praticantato e viene di frequente svolto in concomitanza con l’ultimo anno di studio in università o nel periodo immediatamente successivo. Per alcune professioni, viene considerato come uno step propedeutico in grado di preparare l’aspirante candidato agli esami di Stato per le varie libere professioni, dal notaio al commercialista ad esempio.
Totalmente diverso è invece il tirocinio di tipo formativo, presente dal 1997 e poi revisionato più di recente nel 2011. È fondamentale aver presente che, secondo la legge attualmente in vigore, il tirocinio così inteso non è in alcun modo simile a quello che può essere un contratto di lavoro subordinato. Non vi sono contratti nazionali di categoria, non si hanno contributi previdenziali, non spettano ferie piuttosto che malattia o maternità. Ad onore del vero, l’azienda che si avvale di stagisti non è obbligata alla loro retribuzione, che molto spesso vengono ricompensati con delle indennità, dalla cifra complessiva molto variabile. Rientrano in questa grande categoria i tirocini curriculari, in cui il periodo di lavoro viene integrato all’interno del percorso di studi e può conferire un certo numero di crediti, utili per conseguire poi la laurea finale: ciò vale sia per le università considerate tradizionali sia per quelle telematiche (al 100% o parzialmente) come Unicusano. Anche i tirocini extracurriculari rientrano nell’alveo del tirocinio formativo, vale a dire tutti coloro che sono slegati dalla formazione in ambito strettamente universitario: ciò significa che non è necessario completarne uno o più di uno per ottenere i crediti formativi richiesti. In ogni caso, a prescindere che si tratti di curriculari o extra, la loro durata massima è stabilita dalla legge. È possibile infatti intraprendere questo tipo di attività non più di 6 mesi, proroghe eventuali già incluse, in seguito è necessario stipulare una forma di contratto riconosciuta (molto spesso l’apprendistato) oppure cambiare azienda.
Occorre precisare che tanto il tirocinio professionale quanto quello curriculare non vengono considerati rapporti di lavoro, di conseguenza non sarebbe possibile parlare di stipendio per coloro che si apprestano ad iniziare tale attività. La Legge Fornero del 2012, tuttavia, ha fissato una cifra da considerarsi come indennità di partecipazione: 300 euro netti. Questa somma è vincolante perché può essere aumentata nei confronti del tirocinante ma non abbassata. L’unica tipologia di tirocinio che può essere non retribuita è quella definita curriculare perché il compenso, in questo caso, sarebbero i crediti universitari (CFU).
Guardando alle singole regioni italiane, tutte hanno innalzato la soglia di indennità. A fronte di 40 ore settimanali, che rappresenta all’incirca la durata standard di un contratto full time a tutti gli effetti, la Valle d’Aosta e il Piemonte offrono 600 euro. La Lombardia e la Liguria scendono a quota 500 euro mensili. La cifra più alta è fornita dal Lazio, che prevede l’erogazione di 800 euro mensili. In tutti i casi, ovviamente, l’indennità è da intendersi solo ed esclusivamente al raggiungimento di un determinato numero di ore di presenza (con una soglia minima che varia dal 70 all’80%).
Leggi anche:
- Relazioni stage esempio: ecco che cosa riportare e come strutturarle
- Professioni sanitarie Lum: in cosa consiste il corso in management e coordinamento?
- La soluzione digitale per il supporto dei professionisti
- Corsi di formazione per diplomati: cosa sono e come scegliere quello giusto
- Cosa si studia ad ingegneria gestionale? Materie, esami più difficili, esperienze di tirocinio