L’identikit del buon insegnante: 3 cose da fare per diventare un ottimo docente
Per diventare un insegnante non è sufficiente ottenere una laurea, ottenere 24 crediti formativi o vincere il concorso scuola: essere insegnante è molto di più. Per essere buoni insegnanti occorre avere tanti requisiti, non soltanto di natura tecnica ma anche di natura empatica.
Come si diventa insegnante
Per diventare insegnante bisogna conseguire una laurea triennale o magistrale in uno degli atenei italiani o avere un titolo di studio equipollente e riconosciuto dal nostro Paese. Ci si può laureare presso un’università tradizionale, ma anche presso un’università telematica e si possono di conseguenza conseguire 24 cfu online riconosciuti dal miur, necessari per poter ottenere l’abilitazione all’insegnamento.
In base a quanto stabilito dal Miur, le persone che possiedono titoli di accesso idonei all’insegnamento hanno il diritto di essere inserite nelle apposite graduatorie d’Istituto in terza fascia, ma solo per poter avere incarichi di supplenza, che si risolvono, di fatto, in contratti a tempo determinato. Chi invece possiede l’abilitazione può essere inserito in seconda fascia e ha il diritto di poter partecipare ai relativi concorsi, per concorrere alla prima fascia.
Questi ovviamente sono tutti requisiti di natura tecnica che permettono di diventare insegnanti, ma cosa ben diversa è essere dei buoni insegnanti. Come anticipato nelle righe precedenti, essere ottimi docenti vuol dire possedere delle caratteristiche intrinseche nella propria persona e sviluppare grandi doti empatiche.
3 aspetti per essere un ottimo docente
La prima cosa imprescindibile che un buon insegnante dovrebbe saper fare è comunicare con i propri studenti. Secondo una ricerca condotta da una nota Università degli Stati Uniti, uno degli elementi più apprezzati dagli studenti è proprio l’efficacia in termini di comunicazione. La ricerca mette bene in evidenza come le doti comunicative garantiscano maggior attenzione da parte degli studenti. Per questi ultimi un buon insegnante deve essere in grado di intrattenere, non essere ostile, deve saper catturare l’attenzione, magari attraverso il racconto, saper coinvolgere la classe, non minimizzare mai le eventuali difficoltà degli studenti in termini di apprendimento e saper portare positività in aula.
La seconda dote immancabile per essere un ottimo insegnante è quella di avere fiducia in se stessi ed essere in grado di trasmetterla agli altri, incoraggiandoli a credere nelle proprie capacità. Avere una buona considerazione di se stessi rende più propensi all’empatia, che consente di capire meglio ed immedesimarsi nelle situazioni delle persone con cui ci si relaziona. Per un buon docente è importante riuscire a tirare fuori il meglio dagli altri e soprattutto mantenere la calma in situazioni delicate, con gli studenti più problematici.
Ultimo aspetto, ma non meno importante degli altri, è quello di essere sempre minuziosamente organizzati e precisi nella distribuzione nel materiale didattico per le lezioni. Un formatore ottimale deve fornire ai propri studenti materiali di facile intuizione, che permettano loro di seguire le lezioni al meglio anche quando il docente non è presente in aula, ad esempio, durante i compiti a casa.
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