Come dimagrire 3 kg in 2 settimane
Quando l’estate è alle porte, sembra impossibile riuscire a perdere due o tre chili di troppo nel giro di poco tempo, ma con una dieta ipocalorica è possibile.
Le caratteristiche della dieta ipocalorica
Una di queste diete, come spiega la dottoressa Paola Signorelli, si deve basare sull’assunzione giornaliera di proteine (30%), grassi (30 %) e carboidrati (40 %). Una combinazione del genere, dovrebbe stimolare la produzione di insulina, un ormone che permette di utilizzare le riserve del grasso.
In questa dieta, tuttavia, non devono essere presenti alimenti come la pasta e il riso, se non sono associati a verdure o proteine. E’ importante anche assumere trenta grammi di fibre (come i piselli, le mandorle, le mele, etc), che permettono di ridurre l’assorbimento da parte dell’organismo di carboidrati e grassi.
Ciò implica eliminare i dolci, i fritti, gli insaccati e i cosiddetti cibi spazzatura, e non saltare i pasti, in quanto può solo aumentare il senso di fame.
L’alimentazione da seguire: cosa mangiare e cosa evitare
In una dieta del genere, per colazione si possono consumare caffè o tè, non zuccherati, e uno yogurt magro con dieci grammi di fragole. In alternativa a quest’ultimo, si può bere un bicchiere di latte, o una pesca o una coppetta di frutti di bosco.
Per il break della mattina e del pomeriggio, si può assumere della frutta, come una fetta d’anguria, due prugne, due albicocche o una pesca. Nel corso della mattinata, è importante evitare i carboidrati, in quanto si possono tramutare in grassi, nel proprio organismo.
A pranzo, è possibile mangiare delle porzioni ridotte di pasta o riso integrale, condite con pomodoro e poco parmigiano. E’ possibile (nonché consigliabile) sostituirli con miglio e frutti di mare: il primo è uno dei migliori cereali che può tenere sotto controllo i livelli di grassi, e i frutti di mare sono ipocalorici e ricchi di proteine.
La carne e il pesce possono essere servite per cena, che siano un quarto di pollo (privo di pelle) o un branzino, con un contorno di pomodori e un panino di segale integrale. L’alternativa migliore è un minestrone o delle verdure cotte alla griglia.
Nel corso della giornata, è importante bere acqua. Anche se è sconsigliato, di solito, berla ghiacciata, per attivare il proprio metabolismo, nell’arco di dieci minuti. E’ importante berne un bicchiere prima del pasto, per stimolare l’ormone della sazietà, chiamato colicistochinina, in modo da poter mangiare di meno.
Per due giorni, all’interno di queste due settimane, è possibile assumere solo dei liquidi, come frullati o centrifugati di frutta e verdura, sotto la supervisione e con il permesso del proprio medico.
L’attività fisica
Naturalmente, la dieta da solo non basta, soprattutto se ci si vuole tonificare. E’ bene, quindi, pianificare un piano di allenamento, che permetta di bruciare 17.000 calorie, che comprenda esercizi di resistenza combinati a quelli di cardio, preceduti e seguiti da esercizi di allungamento e defaticamento, che permettono di riattivare il metabolismo, in modo da poter bruciare più calorie durante il corso della giornata.
Anche lo yoga può aiutare, in quanto un’ora di questa pratica permette di bruciare dalle 180 alle 360 calorie (a seconda delle posizioni), e può diminuire lo stress, che di solito spinge ad abbuffarsi. Attraversamento una consapevolezza del proprio corpo, è possibile controllare anche la propria alimentazione quotidiana.
Chi frequenta un centro sportivo, e non ha problemi di salute, può anche usufruire della sauna, per un quarto d’ora o venti minuti al giorno, bevendo subito dopo un bicchiere d’acqua.
Possono essere d’aiuto anche delle attività che si svolgono quotidianamente, come fare le scale, al posto di prendere un’ascensore, o fare le pulizie, in modo da rimanere sempre attivi. Si possono anche indossare dei piccoli pesi mentre si cammina o si sta seduti alla scrivania a lavorare o studiare.
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