La rappresentazione della morte: i film
Il mondo della cinematografia ha sempre impegnato le sue energie per dare spazio alle condizioni dell’esistenza. Se da un lato numerosi prodotti visivi celebrano la vita, come la famosa commedia con John Travolta in cui dei bambini diventano la voce narrante della storia, dall’altro esistono capolavori come quello di Akira Kurosawa, Vivere. Altri grandi riferimenti imperdibili sono Il settimo sigillo, Il posto delle fragole e Fuoco fauto.
Nella nostra vita è molto probabile che vedremo più gente morire al cinema che nella realtà: sparatorie, suicidi ed esecuzioni violente. In una società come la nostra, in cui la morte viene continuamente mossa o camuffata mediante riti funebri, il cinema normalizza un passaggio verso cui non saremo mai pronti. Le pompe funebri di Roma, Funerali Roma, sebbene non possano aiutare nella produzione di un film, possono comunque contribuire a realizzare un funerale nel momento in cui un caro amico se ne va.
Ma vediamo insieme alcuni film importanti legati al tema della morte.
Sussurri e grida
Tra quelli più celebrativi, questo ci fa assistere al passaggio di Agnes, un passaggio che avviene dal mondo dei vivi a quello dei morti. Un film che parla dello spazio limbico, indefinito, che media tra la vita e la morte. All’interno dell’artefatto cinematografico il tempo è scandito in maniera delirante, febbrile. Il regista di questo film, Bergman, confermò che tutti i suoi film erano pensati in bianco e nero, tranne sussurri e grida, che ha sempre voluto estetizzare attraverso il colore del rosso. La protagonista è affetta da un mare incurabile e viene assistita nella sua residenza da due sorelle e da una governante. Nonostante il supporto delle donne, il dolore le rende incapaci di essere veramente di supporto.
Il Sesto senso
Tra i titoli che sicuramente hanno avuto più successo per la loro correlazione con la morte, abbiamo il film drama con elementi horror diretto e sceneggiato da Night shyamalan, la cui pellicola racconta del rapporto tra l’essere vivente e il non vivente. Un film che parla dell’accettazione della propria realtà, nonostante la sua tragicità: i fantasmi sono i protagonisti di questo film e, da sempre, sono anche coloro a cui ci rivolgiamo quando un nostro caro ci manca. Un film macabro e inquietante in cui uno psicologo è alle prese con un bambino e la sua visione paranormale. Forse anche a noi piacerebbe vedere i fantasmi dei nostri cari e, in qualche modo, cerchiamo di convincerci del fatto che siano sempre accanto a noi.
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