Studio degli insetti: ecco che cos’è l’entomologia
L’entomologia è un ramo della zoologia che studia gli insetti, o meglio gli Esapodi. Ma come è nato questo studio? Chi sono gli entomologi più famosi?
La sua storia e le sue branche
I primi studi sugli insetti iniziarono nel Cinquecento, ma l’entomologia divenne una branca vera e propria nell’Ottocento, quando si iniziò a comprendere che alcuni insetti potevano essere dannosi per l’economia, e quindi uno studio su di essi era necessario.
Sebbene sia nata di recente, essa ha un ruolo importante nello studiare dei mezzi chimici come gli insetticidi, oppure nel campo agronomico.
Esistono diversi aspetti scientifici di questa disciplina. Essa si può suddividere in:
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entomologia generale, che studia la morfologia, l’anatomia, la fisiologia, etc. degli insetti;
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entomologia forense, studio dei cicli vitali degli insetti sui resti umani in decomposizione, che aiuta a determinare anche la data della morte del soggetto in questione;
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entomologia applicata, che studia gli insetti in diversi contesti operativi, come la tecnologia;
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entomologia medica, che studia le relazioni tra la specie umana e gli insetti, in modo da verificare come questi ultimi, indirettamente o direttamente, agiscano con gli uomini e come evitare delle affezioni;
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entomologia veterinaria, in cui si studia la relazione tra gli insetti e gli altri animali;
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entomologia agraria, che tratta di come gli insetti abbiano interazioni dirette o indirette con le piante, in agricoltura e non;
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apicoltura, in stretta relazione con l’agronomia;
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entomologia amatoriale, praticata anche come hobby, da chi è interessato agli insetti.
Come si diventa entomologi e quali sono i più famosi
In Italia non c’è un verso corso di laurea per l’entomologia, ma chi vuole diventare uno studioso degli insetti può prendere la laurea in Biologia o Scienze Agrarie. Alla fine di uno di questi corsi, lo studente dovrà aver acquisito nozioni che gli permette di studiare gli insetti sotto vari aspetti, che riguardi sia le loro caratteristiche fisiche che i loro comportamenti. Un entomologo può operare in vari campi, come biologo, professore, scrittore, perito per industrie, etc.
Tra gli entomologi italiani più famosi, si possono citare:
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Paolo Magretti (1854-1913), naturalista, esploratore e ciclista, oltre che entomologo, si dedicò allo studio dei imenotteri. Compì diversi viaggi in Africa, raccogliendo diverso materiale zoologico;
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Giovanni Battista Grassi (1854-1925), si laureò in medicina per poi dedicarsi allo studio dei parassiti e degli invertebrati. In seguito, si concentrò sulla malaria, seguendo le idee del dottor Leveran, che aveva esaminato il microscopio lo stato del sangue delle vittime di questa patologia, che conteneva i corpi pigmentati di diversi batteri;
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Anna Foà (1876-1944), che è stata tra le prime donne a diventare insegnante di ruolo nell’Università italiana nella prima metà del Novecento, fino alla sua espulsione del 1938, a seguito delle leggi razziali. Si laureò all’Università di Roma con una tesi che trattava del polimorfismo sessuale di alcuni acari;
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Giorgio Celli (1935-2011), etologo ed entomologo, è noto per i suoi studi sui gatti, ma come studioso di insetti si concentrò sulle api, in particolare sul loro ruolo come possibili indicatrici del livello di inquinamento da piombo e fitofarmaci.
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