Sonde spaziali sovietiche: quali sono?
Il programma spaziale sovietico, durò dalla seconda guerra mondiale fino allo scioglimento dell’Unione Sovietica, ed incluse lo sviluppo di strumenti per la guerra, lanciatori e, naturalmente, sonde spaziali. Ma cosa si sa su queste ultime? In quali programmi furono inserite?
Le sonde spaziali
Tra le sonde spaziali sovietiche, si possono citare:
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la Venera 1, la prima sonda spaziale sovietica, lanciata nel 1961, per studiare il pianeta Venere, e che rimase nello spazio per una settimana. Altre sonde spaziali con questo nome, e per la stessa missione, numerate dalla 2 alla 16, vennero lanciate fino al 1983;
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i lander Mars 1, Mars 2 e Mars 3, di cui il primo venne lanciato per la prima volta verso la fine del 1962, per esplorare il Pianeta Rosso, ma solo il secondo ed il terzo vi atterrarono, e furono tra i primi veicoli a raggiungere Marte, riportando immagini del pianeta e dei dati riguardanti la sua temperatura, la sua topografia, il campo magnetico, etc;
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il Kosmos 110, una sonda lanciata dal cosmodromo di Bajkonur nel 1966, che oltre a degli strumenti scientifici ospitò anche dei cani. Il volo durò ventidue giorni;
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le sonde Zond, dalla numero 1 alla 8, lanciate tra il 1964 e il 1970, per esplorare non solo Venere, ma anche la Luna e Marte;
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lo Schiaparelli EDM Lander, lanciato nel 2016, per esplorare Marte.
A queste si può aggiungere la Venera-D, che doveva essere lanciata nel 2016, doveva esplorare nuovamente il pianeta Venere, ma il suo lancio è stato posticipato al 2026.
Che le sonde fallissero o meno, il programma dell’Unione Sovieta raggiunse diversi primati, nel campo aerospaziale. Uno di quelli più noti, è sicuramente il lancio del primo animale in orbita, nel 1957, ovvero la cagnolina Laika, a bordo del satellite artificiale Sputnik 2. Grazie a questa missione, Laika divenne famosa e gli vennero fatti diversi omaggi, tra cui dei francobolli russi, stampati nel 1997. Non sono mancati, nemmeno dei fallimenti come l’esplosione di razzi o lanci falliti non solo delle sonde, ma anche dei razzi già citati o navicelle spaziali.
Il programma Luna
Per esplorare la Luna, tra il 1959 e il 1976, vennero lanciate verso quest’ultima diverse sonde, ma solo una quindicina riuscirono ad atterrare sul satellite. Questi lanci, facevano parte del Pogramma Luna, detta anche Lunik.
La prima sonda prevista in questo programma, la Luna 1958A, venne lanciata nel settembre del 1958, ma la sua missione fallì. Anche molte delle sonde successive fallirono, mentre alcune riuscirono solo a sorvolare la Luna. La prima sonda ad atterrare su quest’ultima, fu la Luna – Kosmos 60, lanciata nel marzo del 1965, che rientrò nell’orbita alcuni giorni dopo il suo lancio, ma riuscì comunque nell’allunaggio e a registrare alcune misurazioni circa il numero di raggi presenti nello spazio.
Di questo programma, l’ultima sonda fu la Luna 24, lanciata nel 1976, che entrò nell’orbita lunare dopo tre giorni e dopo il suo allunaggio, con il suo braccio robotico, riuscì a raccogliere dei campioni. Tornò sulla Terra, dopo quasi due settimane, riportando 170,1 grammi di materiale lunare, dalle cui analisi risultarono anche delle tracce di acqua.
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