Susino: come si coltiva? E qual è il modo migliore per curarlo?
Avendo a disposizione un giardino o un orto, c’è chi decide di piantarvi un albero da frutto. Qui, in questa pagina, si riportano informazioni per coltivare e curare un susino, che in Italia si trova sopratutto in Emilia Romagna, in Campania e in Trentino Alto Adige, in diverse varietà, come il Regina Claudia o il Lombarda.
Come coltivarlo e curarlo
Questo albero cresce in climi temperati: tollera discretamente il freddo ma non sopporta le alte temperature. E’ bene, quindi, piantarlo in zone all’ombra, ma che ci sia una buona circolazione d’aria, visto che può essere soggetto ad attacchi di malattie fungine.
E’ bene piantarne le radici verso la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno, in una buca profonda almeno sessanta centimetri. Solitamente inizia a dare frutti dopo cinque o sei anni, e ha una considerevole produzione di frutta, ad anni alterni. In questo lasso di tempo, il terreno deve sempre avere un pH tra 5,5 e 6.
La potatura deve essere fatta in maniera blanda, verso la fine dell’inverno, tagliando i rami superflui, in modo da permettere la circolazione dell’aria. Le innaffiature devono essere abbondanti, in fase di crescita e maturazione, in modo che i frutti non si spacchino o cadano. Perché questo albero cresca, bisogna concimarlo in primavera, con un fertilizzante specifico per alberi da frutto. Per contrastare parassiti e malattie, bisogna trattarlo con un olio per parassiti e malattie fungine.
La raccolta, infine, si potrà fare tra i mesi di luglio e settembre, e i frutti si potranno conservare per pochi giorni in frigorifero, in quanto soffrono gli sbalzi termici e possono seccarsi facilmente.
Una ricetta ed altri usi
Con le susine si possono fare varie ricette, sia dolci che salate, nonché delle marmellate. Una ricetta da provare, possono essere le coppette dolci di prugne ai pinoli. Per quattro persone occorrono: cinque etti di prugne gialle denocciolate, un etto di pinoli, un bicchierino di Armagnac, una confezione di panna, trenta grammi di burro, fecola di patate e zucchero a velo.
Prima di tutto si mettono a cuocere le prugne, tagliate a pezzi, con l’Armagnac, lo zucchero e la panna. Si mescola bene, cuocendo per dieci minuti, e poi si uniscono i pinoli tritati grossolanamente. Per rendere il composto più denso si può anche unire un po’ di fecola di patate. Prima di servire, una volta che il composto sarà freddo, si potrà di nuovo spolverare il tutto con lo zucchero a velo.
Oltre che in cucina, questo frutto, è ottimo per contrastare problemi di salute, come la cattiva digestione, l’influenza, la febbre, il raffreddore, la stitichezza, le stipsi, i vermi, la tosse. E’ adatto anche nelle cure energetiche, come ricostituente e per regolare le funzioni dell’intestino e la diuresi. Per questi problemi, si può ingerire oppure usare la corteccia per infusi e le foglie per cataplasmi.
In cosmesi, si può usare i frutti per preparare una maschera ammorbidente ed acidificante, per pelli secche e sensibili. Si prepara tagliando a metà una susina di grande dimensioni, che si non sia troppo matura, e si strofina sulla pelle del viso e del collo, passando più volte, non appena il succo si asciuga e lo si lascia agire per venti minuti, prima di sciacquare con acqua.
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