Palazzo reale presso Madrid: ecco cosa sapere sull’Escorial
Il monastero dell’Escorial, in Spagna, presso Madrid, nacque all’inizio come palazzo reale, e dal 1984 è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Nel 2013, la Zecca spagnola rilasciò una moneta commemorativa da due euro, dove viene riportato. Oggi è anche un grande museo, ma qual’è la sua storia?
La sua storia
L’Escorial venne progettato dal 1563 e terminato nel 1585, e a realizzarlo sono stati gli architetti Juan Batista de Toledo e Juan de Herrera, con l’ausilio di altri architetti, tra cui l’italiano Giovan Battista Castello. La costruzione, esternamente, è di forma quadrangolare, con quattro torri angolari e una facciata monumentale, in granito grigio-blu e lastre di ardesia blu. In tutto, il palazzo è largo 162 metri ed alto 208. In tutto comprende 4000 stanze, 86 scaloni, 88 fontane, 15 chiostri e 16 articoli.
La sua pianta, prese la forma di una graticola, per ricordare il martirio di San Lorenzo, che fu arso vivo. A volere la sua costruzione fu Filippo II, noto per la sua devozione cattolica. Esso è un vero proprio tempio dell’arte e della cultura della sua epoca. Divenne anche la tomba di Carlo V ed Isabella Gonzaga.
Cosa vedere
Chi visita questo palazzo, può ammirare:
- la Basilica, una delle più importanti opere dell’architettura spagnola, dalla pianta quadrata, con tre navate e una grandiosa cupola. Le sue volte sono state affrescate da Cambiaso e Giordano, mentre la pale d’altare è stata realizzata da importanti artisti barocchi. Benvenuto Cellini fece un Crocifisso in marmo bianco per questa chiesa. Nella Capilla Mayor si possono ammirare diverse opere d’arte, come un quadro che ritrae Filippo II in preghiera con la sua famiglia;
- il Museo di Architettura, in cui sono conservate riproduzioni delle planimetrie usate per la sua costruzione, nonché i documenti che testimoniano i suoi costi e gli strumenti usati per i lavori;
- il Museo di Pittura, dove sono esposte opere di vari artisti spagnoli, fiamminghi ed italiani dell’epoca, come Rubens, Tintoretto e Tiziano;
- l’appartamento dell’infanta Isabella Clara Eugenia di Spagna, noto come Palacio de los Austrias, in cui si possono ammirare mobili ed arredi dell’epoca;
- le aule per le sedute del Capitolo, il cui soffitto è decorato con immagini grottesche, realizzate da artisti genovesi del Cinquecento, ed altre opere di grandi artisti come El Greco e Veronese;
- la Biblioteca, voluta da Filippo II e realizzata da Herrera, ospita numerosi volumi, tra cui grandi collezioni di manoscritti scritti in ebraico, in greco e in arabo. Testi risalenti anche al medioevo, come dei Corani miniati, risalenti al X-XI secolo. Le volte di questa biblioteca sono state affrescate dal pittore e architetto italiano Pellegrino Tibaldi;
- il Pantheon dei Re, dove sono sepolti i Borboni e i re delle casa d’Austria;
- il Pantheon degli Infanti, in cui sono sepolte le regine morte senza aver dato alla luce dei figli;
- i giardini, del frate e del principe, in cui si può ammirare (su prenotazione) la Casetta del principe, un piccolo edificio neoclassico, voluto da Carlo III per suo figlio.
Generalmente, il costo di un biglietto per visitare l’Escorial è di dieci euro, mentre per i ragazzi che hanno un età che va dai cinque ai sedici anni, studenti fino a venticinque anni (in possesso di un documento) ed adulti con più di 65 anni, pagano cinque euro. I minori con meno di cinque anni, entrano gratis.
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