Parquet flottante: che cos’è? Come viene montato e a che prezzo?
Il parquet flottante viene posato sul pavimento per mezzo dell’omonima tecnica, impiegata per quelli prefiniti il legno naturale. Questa particolare tecnica, permette di assemblare il parquet in maniera più facile, senza impiegare sostanze tossiche o arnesi che rovinerebbero il pavimento di sotto.
Come si effettua la tecnica flottante
Definita anche tecnica galleggiante, non preve l’uso di chiodi e colle. Per applicare questo parquet, occorrono un martello di gomma, un seghetto alternativo, una squadra, una livella, un metro, delle forbici o un taglierino.
I listelli, infatti, vengono combinati attraverso una combinazione, classificata come maschio-femmina, che vengono appoggiato sul pavimento, ricoperto da un foglio di materia isolante, che impedisce la diffusione di rumori e non fa risalire l’umidità. Questo strato andrà poi risvoltato dietro al battiscopa, in prossima delle pareti. Questo materassino isolante, permette di resistere a carichi dinamici e statici.
Una volta scelto il lato della stanza, dalla qual iniziare a stendere il materassino isolante, si potrà procede a posare le tavole di legno, rivolgendo dalla parte della parete l’incastro “femmina”, lasciando almeno una decina di millimetri dal perimetro del locale. Può capitare che si ricorra ai nastri isolanti, per mantenere più stabile il pavimento.
Quando si finisce con l’appoggiare le tavole, si può procedere con la finitura, evitando di camminare sul parquet per un giorno, in modo da lasciarlo riposare. Senza contare, che i listelli, con questa tecnica, si possono espandere o contrarre a seconda della temperatura e si mantiene fermo sul peso.
Ci sono diversi modi per posizionare il parquet, a seconda della geometria della stanza, che sia a listoni, a spina di pesce, a scala, a felce, etc. Ovviamente, questa tecnica non è adatta a tutti i tipi di parquet in vendita, e bisogna sceglierlo quello giusto. I suoi prezzi, possono aggirarsi da 25 ad 80-90 euro, al metro quadro.
Pro e contro
Viene da chiedersi perché scegliere questa tecnica per il parquet. Inanzitutto, è un tipo di montaggio semplice, tanto da poterlo fare da soli, e in secondo luogo si può preservare il pavimento sottostante. Sicuramente, se si vuole smontare il pavimento per riutilizzarlo in un altro luogo o stanza, questa tecnica permette di usare l’80% del parquet.
Alcuni, inevitabilmente, scelgono di ricorrere a questa tecnica per coprire imperfezioni del pavimento sottostante o del massetto, in particolare per chi ha un sottofondo irregolare, difetto che può venire assorbito dal materassino.
C’è da dire, tuttavia, che il materassino isolante non funge da isolante termico, e lo spessore richiesto è maggiore a quello che servirebbe di solito, anche se non bisogna eccedere, perché non risulti irregolare.
Bisogna fare attenzione anche che a terra non si rovescino delle grandi quantità d’acqua, visto che il flottante non è incollato al sottofondo, e se succede bisogna asciugare immediatamente. Se l’acqua si infiltra, infatti, può danneggiare i listelli incastrati tra loro.
E’ particolarmente rumoroso, rispetto a quello installato in modo tradizionale, e tra lo spazio che rimane vuoto tra il parquet ed il massetto, può diventare l’ambiente giusto per colonie di insetti.
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